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Anti-rabbocco: è italiana la multinazionale delle chiusure di sicurezza

Nella continua rincorsa tra contraffattori alimentari e interventi per contrastarli, l’olio è diventato uno dei campi di battaglia dove lo scontro è più duro. Lo sarà, probabilmente, anche riguardo al decreto “salva olio” che impedisce il rabbocco nell’ambito della ristorazione. Servono, dunque, chiusure a prova di “furbi” e Guala Closures Group, multinazionale alessandrina che chiuderà il 2014 con un fatturato di circa 500 milioni di euro, scende in campo con il suo storico know how.
Guala vanta già la leadership mondiale nell’ambito della progettazione di chiusure anti contraffazione degli alcolici ed ha messo a punto e brevettato sistemi pratici ed anti rabbocco – sia in alluminio sia in plastica – a tutela dei produttori di olio e dei consumatori.

Chiusure per olio: 600 milioni di pezzi in Italia

Attualmente il mercato italiano delle chiusure per olio di oliva si attesta sui 600 milioni di pezzi all’anno e il gruppo piemontese (che fa capo a un fondo di private equity ma con una quota rilevante, il 22%, in mano ai manager) è leader nel settore con oltre il 40% del mercato. Ma per ora sono soltanto 5 milioni le bottiglie di olio che utilizzano chiusure anti contraffazione. Ovviamente, con le nuove norme, il mercato è destinato a crescere in misura rilevante. Ma non va dimenticato che il decreto è rivolto solo alla ristorazione, non riguarda le bottiglie destinate al consumo familiare.
In ogni caso le chiusure anti contraffazioni impediranno le non rare frodi basate sul rabbocco che utilizzava oli di qualità inferiore, e più economici, rispetto a quelli indicati dal contenitore ufficiale. A volte va anche peggio, con l’inserimento di sostanze dannose alla salute. Senza dimenticare che chiusure più sicure ed efficienti prevengono anche i rischi di ossidazione e di contaminazione accidentale, tipici del consumo a bassi dosaggi dell’olio in bottiglia.

Un sigillo anti-manomissione

I prodotti dell’industria alessandrina sono composti da più elementi, di materiali diversi, e con un sistema di valvole che impediscono qualsiasi possibilità di contagio e di frode. Il sigillo anti-manomissione è coperto dal brevetto e il sistema di valvole impedisce il rabbocco e consente di verificare, a vista, l’integrità del packaging al momento dell’acquisto.
Le diverse tipologie di chiusure vengono realizzate in tre stabilimenti del gruppo: a Termoli, a Spinetta Marengo ed a Jerez, in Andalusia (Spagna). Vengono serviti clienti che imbottigliano soprattutto in Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Grecia e Tunisia. E l’olio viene esportato in tutto il mondo. Così come è presente in tutto il mondo il gruppo Guala, con 24 stabilimenti e 4 uffici commerciali, per un totale di 4mila dipendenti ed una produzione complessiva (per superalcolici, vino, alimenti ed altre bevande) di oltre 13 miliardi di chiusure commercializzate in più di 100 Paesi.

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