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Jack Ma: così Alibaba moltiplicherà le vendite di vino italiano…

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Jack Ma: così Alibaba moltiplicherà le vendite di vino italiano in Cina

“Marco Polo ha impiegato 8 anni per andare e tornare dalla Cina. Con internet possiamo impiegare 8 secondi”. In questa frase del fondatore della piattaforma cinese di e-commerce, Jack Ma, c’è il senso delle potenzialità che l’online può rappresentare per il vino italiano e in genere per le piccole e medie imprese del made in Italy. L’imprenditore cinese è intervenuto al 50mo Vinitaly di Verona per partecipare a un dibattito con il Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi. Un dibattito tutto incentrato sulla frontiera dell’e-commerce. “Al mondo ci sono 2 miliardi di persone nate dopo gli anni ’80 – ha spiegato Ma -. Molte di queste sono in Cina e hanno una grande voglia di Italia e di prodotti di qualità italiani. Non sempre, o forse non ancora, possono venire loro in Italia. Per questo dovete andare voi in Cina. Alibaba e il commercio online vi offrono questa possibilità”.

E anche in questa ottica – ha annunciato Ma – il 9 settembre sarà la giornata del “9-9″. La giornata del vino nel quale anche il made in Italy potrà trovare importanti opportunità.

In Cina il vino italiano deve colmare il ritardo con la Francia

L’e-commerce infatti può rappresentare una chance per le piccole imprese che da sole non riuscirebbero ad organizzarsi per aggredire mercati lontani. Come la Cina dove l’Italia nel vino detiene oggi una quota di mercato di appena il 6% contro il 55% della Francia. “L’ho detto di recente a Francois Hollande – ha raccontato il premier Renzi -: il vino italiano è migliore di quello francese. E lui mi ha risposto: può anche darsi, ma il nostro ha prezzi più elevati. E io l’ho invidiato per questo – ha aggiunto Renzi – perché significa che la Francia è stata molto più forte e organizzata dell’Italia nel raccontare i propri prodotti. E’ quello che manca a noi e da qui dobbiamo ripartire per costruire lo sviluppo futuro del vino italiano”.

Serve un profondo cambio di passo e di strategia

Un approccio al futuro che deve basarsi su un cambiamento profondo dei comportamenti. “Noi siamo al mondo – ha aggiunto Renzi – il popolo che parla peggio degli italiani. Dobbiamo invece uscire dalla logica del piagnisteo, guardare con ottica diversa alla globalizzazione (dalla quale possono venire grandi opportunità per un paese specializzato in qualità come l’Italia) e in modo diverso anche alle aziende che vanno all’estero e che non sono farabutti, ma solo realtà che cercano di creare valore”.

Secondo il Premier l’Italia è in linea con gli obiettivi di export che si è prefissata e cioè di raggiungere entro il 2020 un fatturato all’estero di 50 miliardi di euro per l’intero food made in Italy e di 7,5 per il solo vino.  Certo resta sullo sfondo la minaccia dei falsi. Una minaccia che il ministero per le Politiche agricole ha combattuto seguendo la strada degli accordi con i grandi player internazionali dell’e-commerce come Ebay e appunto Alibaba. “Una strada che ha dato risultati – ha ricordato Jack Ma –. Voglio chiarire un punto: noi non amiamo i falsari e i contraffattori. Solo lo scorso anno abbiamo contribuito a farne arrestare 700. Anche per questo confermo che noi siamo i migliori alleati dei produttori italiani. Anche per il rispetto della legalità e non solo per l’incremento dei fatturati”.

Qui il link del video integrale

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