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Tanta arte e colori: ecco le uova più belle per Pasqua

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Tanta arte e colori: ecco le uova più belle per Pasqua

Che ci fanno i segni sfocati di Cy Twombly su un uovo di Pasqua, simbolo della resurrezione di Cristo? E i tratti alchemici di Anselm Kiefer, quelli gestuali di Emilio Vedova, gli schizzi di Pollock? Può una sfera di cioccolato tradursi in una forma cubista? Versione commestibile e contemporanea delle uova create da Fabergé, alla corte dello zar, quelle artistiche di Walter Musco, sono pezzi da collezione. Giovane pasticcere con trascorsi da gallerista e passione per il food, più una laurea in Scienze politiche, ha fuso nel cioccolato (Valrhona) tutte le sue anime, ricostruendo con pennelli, spatole e pistole da carrozziere (che sparano burro di cacao colorato) pezzi di arte moderna e contemporanea. Sono in mostra nella sua pasticceria Bompiani, a Roma. E a Milano, alla Rinascente di piazza Duomo.

Arabesque à la Crippa

Gli arabesque di Matisse? Eccoli ad Alba, nella cucina di Piazza Duomo di Enrico Crippa (3 stelle Michelin): l’Uovo Matisse, ispirato all’artista francese, come già un celebre dessert dello chef, è un guscio croccante di cioccolato extra fondente dalla forma allungata: 70% di cacao venezuelano e java, decorato a mano con pennellate colorate su fondo bianco che ricordano l’Escargot, papier collé realizzato con carta da Matisse nel 1953 ed esposto allaTate Gallery di Londra. «Ho scelto personalmente la sorpresa – racconta Crippa – nel pieno rispetto della tradizione». Chi avrà il coraggio di rompere l’uovo di cioccolato più stellato che c’è, prodotto in tiratura limitata per i clienti dei due ristoranti dello chef?

Un Uovo per Expo 2015 da 320 kg

Guido Gobino a Torino ha fatto la storia del giandujotto e non solo: il suo cremino al sale marino integrale e olio extravergine di oliva gli è valso il premio di miglior pralina del mondo dell’Academy of chocolate di Londra. Per la festa del cioccolato, il laboratorio torinese trasforma le sue materie prime in creazioni di design, senza dimenticare la tradizione artigianale: bellissimo l’uovo acquario con pesci rossi. L’uovo Chontalpa, realizzato in collaborazione con Slow Food, si prepara solo con puro cacao messicano (cioccolato monorigine extra bitter 63%). L’obiettivo è la sostenibilità e la collaborazione diretta con i produttori.
Rinomata per le sue uova foresta e per quelle ricoperte con granella di nocciola (ma anche tartufi, creme spalmabili e vesuvi dolcissimi), l’antica cioccolateria napoletana Gay Oden (a Roma è ai Parioli, a Milano è in centro ) dedica a Expo 2015 un uovo gigante, che rende omaggio alle produzioni tipiche di ogni regione italiana. Pesa 320 chili. Nell’antica dolceria Bonaiuto di Modica, invece, le uova sono piccoli intrecci di nastri cioccolatosi. Immancabile il pistacchio che in “Nulla di N’ Uovo” sovrasta la soffice crema di ricotta che sbuffa dalla sfera di pasta di cacao.

La Pasqua concettuale di Rovira e Balaguer

Il pancione di una donna in gravidanza è l’uovo simbolo dello spagnolo Enric Rovira, figlio d’arte e pasticcere concettuale, che nel suo locale di Barcellona usa i frammenti di cioccolato come le tessere dei mosaici di Gaudì. Bellissime le tavolette esagonali che riproducono la pavimentazione di Casa Batllò e il Paseo de Gràcia della città. Minimalismo geografico per le sue uova: Colorado, Kilimanjaro, Mont Juc. Nelle boutique di Oriol Balaguer, a Barcellona e a Madrid, le uova di Pasqua si richiamano all’arte contemporanea: si svuotano e si sdoppiano, fanno spirali o effetti craquelé di puro cioccolato.

Parigi, l’oeuf è sculture e papillon

Pierre Hermè, a Parigi, ha creato l’Oeuf Infini, ispirandosi a Drop, scultura monumentale di Tom Shannon, una goccia orizzontale di mercurio su un prato perfettamente rasato. Si trova in Provenza, nel museo giardino del Château La Coste a Puy Sainte Réparade. L’uovo è realizzato con cacao brasiliano, note di agrumi, frutti rossi e spezie. Sono artistiche anche le opere di Patrick Roger: quest’anno interpreta la Pasqua con uova, pulcini e galli dalle creste colorate. Per impreziosire il gusto del cacao, nel suo laboratorio parigino, utilizza arance della Corsica, fave dell’Ecuador, marron glacés torinesi, whisky scozzese. E’ pop la collezione di Pasqua di Hediard, sugli Champs Elysées, con perline di zucchero colorato appuntate sui gusci di cioccolato. “A la mere de famille”, dolceria della Ville Lumière dal 1700, espone in vetrina “nOeuf Papillon”, uova di cioccolato trasvestite da farfallini a pois arancioni o blu, in edizione limitata. E’ ricoperto di medaglioni quello sontuos di Les Marquis de Ladurée.

I gusci ricamati di Franc Grom e l’albero della Pasqua in Germania

Sono preziosi ricami le piccole sculture di Franc Grom, artista sloveno che con un minuscolo trapano elettrico trasforma la superficie delle uova in merletti, praticando su ognuna fino a 20mila fori. Ne fa decorazioni, illuminandole dall’interno. Volker Kraft, invece, ha trasformato un melo del suo giardino a Saalfeld, in Germania, nell’albero della Pasqua: appese ci sono 10mila uova (di gallina) decorate a mano che sono diventate un’attrazione internazionale.

Pasqua 2015, si festeggia  all’insegna del risparmio

Ma a parte le costose creazioni dei maitre chocolatier  (quella  dell’inglese  William Curley  qualche anno fa ha raggiunto il valore di 7.000 sterline per 50 kg di fondente venezuelano Amadei, lavorato con zucchero moscovado, aceto nero giapponese, l’olio d’oliva al rosmarino, semi di sesamo tostati, bacche di ginepro e di ribes e foglie d’oro), nel carrello della spesa degli italiani finiranno prevalentemente le uova di cioccolato della grande distribuzione. Il monitoraggio della Federazione nazionale dei consumatori rileva un aumento dei prezzi del 2% sui prodotti tipici  rispetto allo scorso anno, nonostante i consumi ancora stagnanti. Si festeggia all’insegna del risparmio. Le uova  Lindt, Kinder, Bacio, Pernigotti sono aumentate del 2,7% (poco meno le colombe pasquali). Si prevede un calo della spesa del 7% rispetto alla Pasqua 2014.

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