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Sbarca in Italia VizEat, social eating in vista Expo. Ecco dove…

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Sbarca in Italia VizEat, social eating in vista Expo. Ecco dove iscriversi

Chi viaggia per lavoro lo sa bene: non c’è niente di più triste, dopo una giornata di meeting e strette di mano, del ritrovarsi a cenare da solo al ristorante dell’albergo. A questo hanno pensato Jean Michel Petit e Camille Rumani, i due soci francesi che hanno creato VizEat, la piattaforma di social eating già presente in 20 Paesi che è appena sbarcata anche in Italia. L’idea è semplice: aprire le porte delle cucine di casa agli ospiti, che siano in viaggio di lavoro o di piacere, per far scoprire loro i sapori tipici del luogo e scambiare quattro chiacchiere.

Social eating nuova leva turistica

Ritrovarsi a cena (ma anche a pranzo o al brunch domenicale) tra sconosciuti può essere anche una buona occasione per creare nuovi rapporti o per avere dai proprietari di casa qualche dritta sulla città e sulla cultura del posto. “L’Italia – spiegano i fondatori – è uno dei Paesi più visitati al mondo, ma la maggioranza dei visitatori ha ancora scambi limitati con gli italiani”. La voglia di scoprire qualcosa di più sulle tradizioni del luogo coniugata al desiderio di provare una tipica cena italiana fatta in casa potrebbe rendere il social eating un punto di forza per gli italiani.

Come funziona VizEat

Ospitare – ma anche essere ospitati – per cena è molto semplice: gli host (padroni di casa) si iscrivono al sito e propongono la data, un menù e un prezzo. Gli ospiti (guest) attratti dalla proposta inviano una richiesta di partecipazione alla serata, e pagano la cifra stabilita dal proprietario di casa direttamente sul sito di VizEat, che applica al prezzo una commissione del 15% a carico degli ospiti e che invia l’incasso all’host via PayPal il giorno successivo all’evento.

Camille Rumani, uno dei fondatori di VizEat

Partner dell’ufficio del turismo di Parigi

In Francia, dove è nato nel luglio 2014, VizEat (il claim è Authentic food, Authentic people) è partner ufficiale dell’ufficio del turismo di Parigi e di Atout France, per la sua capacità di ampliare l’offerta ricettiva del territorio. In fondo, per i turisti e per i professionisti in trasferta desiderosi di assaggiare le specialità del posto non c’è niente di meglio che farsele cucinare da chi quei sapori che li ha nel sangue. E così chi si trova a Milano di passaggio e ha voglia di assaggiare una buona cotoletta e sedersi a tavola con un milanese che gli racconti i segreti della sua città, adesso può farlo. E lo stesso vale per Roma e Bologna, le altre due città in cui al momento sono presenti host in attesa di commensali. Ma la piattaforma – che in Italia ha scelto come partner The Breakfast Review – si propone di raccogliere utenti da tutta Italia gestendo tutte le formalità, dalla verifica del profili ai pagamenti sicuri, fino a un’assicurazione che copre eventuali danni per un massimo di 100mila euro.

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