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Brunello, crescono export e fatturato

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Vino

Brunello, crescono export e fatturato

Entusiasmo alle stelle per i produttori di Brunello di Montalcino, con l’annata 2010 che si conferma ”per le sue caratteristiche,  una di quelle potranno essere considerate memorabili”, come afferma il presidente del Consorzio del Brunello Fabrizio Bindocci. Ed in effetti i commenti dei critici  americani, che già lo hanno testato,  sono stati talmente positivi che è già iniziata la caccia al Brunello, per il timore che si esauriscano le scorte dopo pochi mesi dall’immissione al consumo.

Facile quindi aspettarsi un’impennata del fatturato e delle esportazioni per il 2015, anche se il 2014 ha mostrato numeri di tutto rispetto,, con un giro d’affari che è incrementato del 2% rispetto al 2013, a168,2 milioni. Per il 2015 sono previste 8.4 milioni di bottiglie di Brunello e 4,5 di Rosso, con un aumento del 3,6% rispetto al 2014: numeri importanti ma che possono ancora salire, se si considera che la percentuale di Brunello esportato è del 67,5% del totale prodotto, in controtendenza con il resto della Toscana, dove oramai è stato raggiunto o superato l’80%.

Il marcato importatore più importante rimangono gli Stati Uniti, con il 30% , seguito dal Canada al 12% con l’Europa che vede sul podio nazioni come Svizzera, Germanio e Regno Unito . Per quanto riguarda l’annata 2014, è stato assegnato un rating di tre stelle, dovuto al clima non certo propizio che si è sviluppato nel corso  dell’estate scorsa, che ha causato una difficoltà di maturazione per il Sangiovese Grosso, l’unico vitigno ammesso per la produzione del Brunello e del Rosso di Montalcino.

Proprio quest’ultimo vino si sta rivelando sempre più un prodotto dotato di propria personalità e non più un semplice “Brunello minore”, con l’annata 2013 che ha dimostrato di essere interessante, con vini  potenti ma ben equilibrati . La tradizionale formella che verrà posta sul muro esterno del Palazzo Pubblico di Montalcino, a celebrare l’annata 2014, è firmata Carlo Petrini, fondatore e presidente di Slow Food, una scelta in linea con la manifestazione più importante dell’anno legata al cibo, ovvero EXPO 2015. La piastrella di Petrini va ad aggiungersi alle altre che hanno coinvolto, gli scorsi anni, personaggi del mondo dell’arte, dello spettacolo o della stessa gastronomia, come Oscar Farinetti, autore della piastrelle 2013, o gli stilisti Prada, Missoni e Ferragamo.

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