Non tutti lo sanno: la soba si può assaggiare anche sotto forma di pratico e gustoso snack. Ed è tutta un’altra storia rispetto al sacchetto di patatine, almeno se gli snack fritti di soba – di sapore lievemente dolce – sono quelli a marchio Karin. Si producono in un’area del Giappone famosa per la soba, la provincia di Shimane, e più precisamente a Oki, un’isola remota dove secoli fa venivano esiliati gli imperatori caduti in disgrazia dei capi militari. Lì una cooperativa di donne denominata Kumi Tokusan e guidata dalla signora Hisae Iwata è riuscita a lanciare alcuni prodotti locali ricercati anche da negozi specializzati di Tokyo. Tra questi, appunto, gli snack fritti di soba, preparati con cura e metodi artigianali, a partire dall’impasto di farina di grano saraceno. A loro modo, sono un prodotto da gourmet, almeno nel senso che la produzione è limitata a 16mila confezioni l’anno. “Questa zona del nord di Oki, il villaggio di Kumi, aveva bisogno di essere rivitalizzata – spiega Iwata – Abbiamo deciso di lavorare insieme, noi donne, per cercare di realizzare prodotti locali di qualità, identificabili con un marchio specifico, in modo che potessero avere più ampi sbocchi di mercato”. Rispetto ai primi anni, quando le donne dovevano cercare di vendere in zona le loro produzioni, ora hanno trovato i canali distributivi giusti e i loro “brand” si sono affermati anche nella capitale.
Tra gli altri prodotti della cooperativa di Oki, si distinguono le confezioni di pesci volanti della zona e gli ikasumi sembei, cracker di riso al nero di seppia con inciso il nome dell’isola.
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