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Correzione di rotta sulle etichette alimentari: l'Italia ripristina…

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Correzione di rotta sulle etichette alimentari: l'Italia ripristina l'obbligo cancellato dalla Ue

Colpo di scena nella vicenda sulle etichette trasparenti europee. In un tweet di ieri sera, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina annuncia: “Abbiamo chiesto al Mise di ripristinare obbligo indicazione stabilimento con modifica decreto da notificare in Ue il 21 dicembre”.

Lo stesso giorno in un articolo pubblicato sull’Huffington post sulle etichette europee scattate lo scorso 13 dicembre, Martina ricordava la questione controversa dell’obbligo di indicare lo stabilimento di produzione dei prodotti alimentari.

“In questo caso – scrive il ministro – la mediazione europea ha sostanzialmente deciso di non obbligare più l’indicazione dello stabilimento di produzione. Ma voglio ricordare che non è vietato scriverlo. Infatti, molte industrie e catene di distribuzione italiane stanno giustamente rilanciando questo fronte sull’indicazione dello stabilimento confermando che sui loro prodotti rimarrà in etichetta. È la scelta giusta. Mentre lavoriamo con il Ministero dello Sviluppo economico, che ne ha la competenza, a una soluzione per il nostro Paese, faccio un appello a tutte le aziende agroalimentari italiane e a tutte le catene di distribuzione perché confermino questa decisione”.

Insomma Martina ha fatto ammenda dell’errore di non aver attivato per tempo la procedura della deroga alla Ue. Ma l’importante ora è fare presto e verificare se non sia troppo tardi per chiedere deroghe a Bruxelles.

Dal 13 dicembre tutti i prodotti alimentari devono dotarsi di etichette più trasparenti nel contenuto e ‘ben visibili’, con caratteri di grandezza definita in base alle dimensioni della confezione e stampati in modo chiaro e leggibile. Questo significa che i produttori di alimenti dovranno rivedere e ristampare entro la fine del 2014 tutte le etichette di prodotti alimentari con l’indicazione delle nuove informazioni obbligatorie. Inoltre, l’etichetta dovrà essere apposta in posizione ben visibile, e non in parti marginali della confezione. Responsabile delle informazioni sull’etichetta sarà l’operatore (nome o ragione sociale) che commercializza il prodotto o, se tale operatore non è stabilito nell’Unione europea, l’importatore. Tutto questo, ovviamente, esaurite le scorte a magazzino.

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