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Eurodisney apre il Bistrot di Ratatouille (ma a cucinare è un allievo di Bocuse)

Se poteste diventare piccoli come un topolino e scorrazzare liberi per un’enorme cucina alla ricerca di cibo, dove andreste? Da quali profumi vi fareste guidare? E quali ingredienti scegliereste per preparare il vostro pranzetto?

Vestire i panni di un topino che dai tetti di Parigi arriva alla movimentata cucina di un ristorante, passando per la dispensa fino all’affollata sala da pranzo è l’idea alla base della nuova attrazione di Disneyland Paris che aprirà al pubblico il prossimo 10 luglio: L’Aventure Totalement Toquée de Remy, ispirata al celebre film Ratatouille. Un vero e proprio omaggio alla gastronomia francese e alla Ville Lumière, in cui gli ospiti saranno catapultati nelle cucine del ristorante “Gusteau”, luogo in cui il sogno del topino Rémy di diventare un grande chef diventa realtà.

Del resto, con Expo2015 dietro l’angolo e soprattutto oltralpe, i francesi non potevano di certo restare a guardare i cugini italiani farsi incoronare sovrani dell’alimentare mondiale senza reagire. Così lo hanno fatto in modo grandioso e spiritoso al tempo stesso, affidando alla Disney e al topino Rémy il compito di imprimere nei turisti di tutto il mondo il ricordo della supremazia gastronomica francese. E possiamo stare certi che l’obiettivo sarà centrato. Se infatti per Expo sono attesi tra i 20 e i 24 milioni di visitatori, il parco di divertimenti alle porte di Parigi da quando ha aperto nel 1992 ha raccolto 275 milioni di ospiti, 15 milioni solo nel 2013, divenendo così la prima destinazione turistica d’Europa per numero di presenze.

Gastronomia, prima ragione di viaggio in Francia

Senza contare che la cucina francese è già una delle principali attrazioni di Parigi. L’indagine 2013 del Comité Régional de Tourisme su un campione di 30mila visitatori negli aeroporti e stazioni ferroviarie ha rivelato che per il 10,5% la gastronomia è la prima attività che motiva la scelta del viaggio. Tra i clienti europei, gli inglesi (15,8%), seguiti da tedeschi (12,1%), olandesi (9,8%), italiani (8,2%) e spagnoli (7,3%) sono i più convinti turisti della scoperta gastronomica.

Il Bistrot a misura di Ratatouille

Accanto all’attrazione pensata per le famiglie, quindi, non poteva mancare un ristorante. Ma non uno qualsiasi. Con 370 posti a sedere e servizio al tavolo, sarà il più grande dell’intero parco, ovviamente in stile Disney. Il Bistrot Chez Remy, infatti, è la riproduzione del locale aperto dal topino alla fine del film: i tappi dei barattoli della marmellata diventano tavoli e le coppe di champagne sono sedie, mentre i tipici ombrelli dei bistrot sono quelli degli aperitivi e i libri di cucina fanno da pareti.

Nella realtà non c’è un topo in cucina, bensì Ludovic Mallac, allievo di Paul Bocuse, che con i suoi 32 anni diviene il più giovane capo chef di Disneyland Paris. Specialità della casa saranno l’entrecôte e, naturalmente, la ratatouille fatta in casa, secondo un percorso gastronomico sviluppato dallo chef Christophe Coutanson, membro dell’accademia culinaria nazionale di Francia.

“Nel complesso – spiega Mallac –, l’80% dei piatti serviti nel bistrot sarà francese, mentre la materia prima utilizzata sarà rigorosamente tutta nazionale. A cominciare dalla specialità locale, il formaggio Brie de Meaux, dalla fattoria 30 Arpents a Favières, non lontano dal resort. Coloro che amano la firma francese anche sulle bevande, possono deliziare le papille gustative con tre vini prodotti appositamente in onore della nuova area: uno Champagne, un Saint Emilion e un Coteaux du Languedoc. L’esperienza culinaria sarà una prelibatezza francese di cui varrà la pena scrivere a casa”. In totale ci saranno otto antipasti, otto piatti principali e otto dessert tra cui scegliere. I prezzi del menu vanno dai 29,99 euro (antipasto + piatto principale) ai 38,99 (antipasto + secondo + dolce + bibita). Il menu bambini costerà 15,99 euro. Come per tutti i ristoranti con servizio al tavolo interni al parco, il menu sarà riprogettato ogni sei mesi.

“Gli standard di qualità  – assicura Mallac – saranno garantiti da un team di professionisti e una rete di fornitori francesi: gli stessi che consegnano ai migliori ristoranti parigini e, in alcuni casi, hanno oltre 20 anni di esperienza. Tra questi Pomero, un piccolo agricoltore locale che ha lavorato per oltre 20 anni per la produzione di verdure fresche comprese le patate, e ora fornisce alcuni dei migliori ristoranti della capitale. Oltre alla territorialità il nostro impegno è anche sulla sostenibilità. Ci impegnano ogni giorno per ridurre gli sprechi e sostenere il riciclo degli scarti dei tavoli”. Nel bistrot lavoreranno 18 persone in cucina e 60 in sala per il servizio ai tavoli.

Una macchina imponente quella del Food & Beverage di Disneyland Paris, che coinvolge in totale  3.500 persone, tra cui 3 executive chef, 26 chef de cuisine, 57 seniors sotto-chef, 75 sotto-chef, circa 150 apprendisti e 18 pasticcieri. Ben 62mila ore di formazione sono previste ogni anno nelle cucine di formazione (un’area dedicata alla creazione culinaria e allo sviluppo delle squadre di lavoro). Un gruppo di dietisti in loco vigila che i menù siano bilanciati per adulti e bambini.

All’interno del parco un team dedicato sovrintende l’igiene e la qualità di tutti i prodotti alimentari e delle bevande offerti sul sito. Più di 3mila analisi alimentari vengono effettuate ogni anno all’interno di magazzini e cucine (una media di otto al giorno).

“Le aspettative dei clienti sono al primo posto – conclude Mallac. Lo scorso anno abbiamo effettuato più di 300mila rilevazioni a proposito dei nostri servizi e prodotti. E’ stato grazie alle indagini sugli ospiti che abbiamo deciso di creare questa attrazione decisamente ‘Frenchy’ e rendere omaggio alla tradizione culinaria del nostro paese attraverso il Bistrot Chez Rémy”.

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