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Prosecco: più armi contro le frodi grazie al nuovo Codice europeo

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Vino

Prosecco: più armi contro le frodi grazie al nuovo Codice europeo

  • –di food24

Il Prosecco guadagna un codice autonomo in Europa. Non sarà più utilizzata l’indicazione generica “altri vini spumanti Dop”, ma come per Champagne ed Asti il nostro bestseller sui mercati esteri avrà un apposito codice di Nomenclatura Combinata a 8 cifre specifico per il Prosecco spumante. Lo ha deciso la Commissione Europea che ha creato il codice 2204 1015, in vigore il 1° gennaio 2017.

Con l’indicazione generica attualmente in vigore era impossibile conoscere i reali flussi commerciali, ed era ancora più complesso cercare di prevenire frodi e contraffazioni. Una vittoria – affermano i produttori – conseguita «grazie alla sinergia di Unindustria Treviso e dei tre Consorzi di tutela: Prosecco DOC, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Asolo Prosecco DOCG, che hanno unito le forze e la capacità di influenza in sede europea».

«E’ stata fondamentale – spiega Ivo Nardi, Presidente del Gruppo Vinicolo di Unindustria Treviso – la forte relazione che la nostra associazione ha stabilito con l’Agenzia delle Dogane di Roma che partecipa al Comitato Codice Doganale, con la quale abbiamo lavorato in sinergia per oltre due anni per il raggiungimento di questo traguardo. È un esempio virtuoso dei vantaggi di una relazione proficua tra imprese e pubblica amministrazione».
Quali i vantaggi più tangibili del nuovo codice del Prosecco? Innanzitutto, la tracciabilità dei flussi e quindi dei volumi di Prosecco che circolano in Europa e nel mondo. Utile ai fini statistici e per le politiche commerciali delle aziende, ma anche strumento importante di tutela contro i falsi ‘Prosecco’ che utilizzano questo nome in modo fraudolento. All’interno della proposta sono state riportate, per le nove province di Veneto e Friuli Venezia Giulia in cui il Prosecco viene prodotto, anche le superfici coltivate e le produzioni ottenibili. La tracciabilità data dal nuovo codice di Nomenclatura Combinata consentirà quindi di individuare facilmente eventuali quantità anomale o in eccesso, e di andare a colpire i sempre più frequenti fenomeni di contraffazione.

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