I party più “divertenti”? Sembra che siano quelli a base di macchinari che sparano giganteschi flussi di pop corn. E con dissetanti bevande contenute in bicchieri belli ghiacciati che poi si possono addentare e mangiare, fatti di materiali ovviamente edibili che sanno di menta, rosmarino, fragola, zenzero…
E nei party barbecue dove spesso si è costretti a mangiare la bistecca o troppo al sangue o troppo cotta, ecco arrivato il timbro con il quale ciascuno marchia letteralmente la carne in modo da poterla poi seguire per una cottura personalizzata. Non poteva mancare il minifrigo, anche questo personale, per la birra o la coca cola, che si ricarica con la Usb collegata al pc o alle prese elettriche fornite di Usb. E poiché la peggior corvée è quella di dover pulire la griglia del barbecue grattandolo energicamente, ecco il microrobottino che sostituisce il nostro intervento, che stacca e divora le incrostazioni.
Ma lo strumento più interessante e costoso (il resto degli “aggeggi” ha un prezzo molto basso) è il grill solare, decisamente efficace, che ci è stato presentato a Dallas, in occasione di un evento-party dove non era possibile usare trucchi. Solo 10 minuti per cucinare un mezzo pollo: grazie al sole fortissimo della città e del suo deserto si è davvero rivelato uno strumento adatto a chi ama la cucina e allo stesso modo la vita nomade.
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