Food24

Lo street food stellato di Heinz Beck in Sardegna

  • Abbonati
  • Accedi
Locandina

Lo street food stellato di Heinz Beck in Sardegna

“Follow The star”. Segui le stelle. Arrivati in Sardegna è difficile non alzare gli occhi al cielo di notte, perché il cielo è pieno di stelle. Il maestrale cancella l’umidità, l’aria è così pulita che non si fa fatica a riconoscerle, una dopo l’altra, come immersi in uno straordinario planetario. Ma non sono le stelle del firmamento, seppur luminose, ad aver acceso le notti di Poltu Quatu.

E’ il 26 giugno ed il giorno dopo si replica. La piazzetta di questo porticciolo esclusivo è strapiena di gente, le luci fanno da contraltare al calar della sera, le barche ormeggiate nel “porto nascosto” attendono che il giorno cominci ad avere la meglio sulla notte per riguadagnare il mare aperto, abbandonando quello che, più che uno stretto porticciolo, sembra un fiordo norvegese trapiantato in Costa Smeralda. Vedere per credere.

Per due sere le stelle sono scese in piazza, proprio nella piazzetta centrale di Poltu Quatu. Le stelle di Ciccio Sultano, Moreno Cedroni, Chicco e Roberto Cerea e, se ci fossero stelle per la pasticceria, anche quelle di Gianluca Fusto. Sono loro i protagonisti di “Follow The star”, il Food Festival organizzato da Heinz Beck, lui e le sue stelle, soprattutto i suoi piatti, rendono ancor più luminosa la scena.

«Questo è il primo di due appuntamenti – ci racconta lo chef del prestigioso ristorante La Pergola al Cavalieri di Roma -. In questi due giorni ho deciso di dare lustro alla cucina italiana. E’ per questo che ho invitato qui in Sardegna alcuni degli chef che sono in grado di rappresentarla al meglio».

Ciccio Sultano porta in tavola mare, sole e vento, gli elementi caratteristici della sua Sicilia, Chicco e Roberto rappresentano la forza gastronomica di una famiglia, i Cerea appunto, capaci di ridisegnare i canoni della cucina italiana. Loro sono dall’altra parte d’Italia, a Brusaporto a due passi da Bergamo. Moreno Cedroni è estro fatta persona. Le sue bandane hanno fatto storia, così come il suo modo di preparare il pesce. Ha inventato lui il sushi italiano. La colatura di alici di Cetara che lui utilizza come i giapponesi fanno con la soja, ne sottolinea spesso l’unicità.

«Stasera ci dedichiamo ad una versione tutta italiana di street food – spiega Beck – è l’Italia che racconta l’Italia. Questo è un paese straordinario, tanto straordinario che mi ha folgorato. Una volta arrivato qui dalla Germania, ho scelto di non andare più via. Ma se l’ Italia è straordinaria, la Sardegna è magica ed è per questo che ho scelto questo posto per il mio festival. Negli ultimi anni qualcosa qui è cambiato in negativo. Non voglio star qui a discutere del perché, so solo che la Sardegna merita di essere valorizzata più di quanto non sia stato fatto finora: io ed i mie colleghi vogliamo provare a fare la nostra parte. La manifestazione si sviluppa in due momenti diversi quello di stasera è il primo appuntamento, mentre domani ci sarà una vera e propria cena di gala. Stasera si mangia in un modo, domani in un altro. Ma tutto questo ha un unico scopo, legare a filo doppio le nostre esperienze a questa terra straordinaria».

La gente si accalca ordinatamente al gazebo centrale. Lo spazio è quadrato, quasi si trattasse di un ring. Ma nessuno si sogna di prendersi a pugni. Ogni lato porta il nome del suo indiscusso protagonista, ogni lato ha le stesse dimensioni, proprio per dimostrare che nessuno dei quattro ha preminenza sull’altro.

E’ simpatico vederli lavorare. Lì, in mezzo a tanta gente che li osserva attenti. I flash scattano a ripetizione e loro non si tirano indietro. Sorridono, rispondono simpaticamente, ma al tempo stesso riescono a dare qualità alle loro portate. Dal “Pà e strinù” alla salamella, al Tataki di tonno bianco, dai tubetti cacio e pepe al gelato al tartufo per chiudere in paradiso con Eden gelato con crema di piselli, granita di cetriolo e mandorla, tanto per citare qualcuno dei piatti che era possibile assaggiare.

L’organizzazione è impeccabile. La gente è tanta, ma non c’è la necessità di attendere troppo in coda ed i pochi minuti di attesa creano una fusione unica con i protagonisti della serata ed i pochi ragazzi che, dalle brigate dei loro ristoranti li hanno accompagnati fino lì.

Non c’è neanche la necessità di pagare con soldi veri. Si passa alla cassa, magari una volta sola e si acquista la moneta locale. Come in una sorta di monopoli e guarda caso, proprio nelle ore più calde di Brexit. Che sia un segnale anche questo?

E Champagne, dell’ottimo Prosecco italiano e cocktail, da quelli che vanno per la maggiore a quelli più ricercati e per intenditori, insaporiti dai migliori blend internazionali. E poi tutti assieme. Gli chef e le loro stelle. I  piatti sono unici, inconfondibili, inimitabili. In più la splendida scenografia di Poltu Quatu, uno dei borghi più caratteristici della Costa Smeralda rende ogni morso, ogni assaggio ancor più speciale.

E tra un mese si replica. «A metà luglio saremo di nuovo qui – anticipa Heinz – saremo qui con la cucina internazionale. Anche stavolta sarò accompagnato da colleghi straordinari. La fusione di tante culture gastronomiche servirà a dare nuovo spessore, nuovo lustro al palcoscenico che ci accoglie. Vietato mancare, l’appuntamento è di quelli da segnare in agenda. Il 17 e 18 luglio, ancora qui, a Poltu Quatu».

© Riproduzione riservata