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L'area di servizio diventa gourmet: Chef Express e Coldiretti portano…

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L'area di servizio diventa gourmet: Chef Express e Coldiretti portano in autostrada i prodotti del territorio

“Si può fare” urlava Gene Wilder nel capolavoro di Mel Brooks del 1974 che tutti conosciamo. Ma quella celeberrima frase è anche, in perfetta sintesi, quello che deve aver pensato l’Ad di Chef Express Cristian Biasoni quando assunse il suo incarico nel 2015.

Nella mente aveva un progetto chiaro e innovativo: tagliare i ponti con il passato, rivoluzionare l’offerta commerciale dei punti vendita autostradali, portare il gusto e l’aspetto gourmet in luoghi da sempre scevri di una qualità che gli sembrava imprescindibile, modificare definitivamente la dinamica di marketing che obbliga i clienti dei punti vendita a “tour infiniti” prima di guadagnare l’uscita tra scaffali di prodotti anonimi e a buon mercato.

D’altronde i negozi situati all’interno delle stazioni di servizio sono straordinarie vetrine di promozione: milioni di clienti ogni giorno le frequentano, soprattutto stranieri. Perché non offrire loro uno spaccato dell’identità più vera del made in Italy?

Lo Chef Store debutta sulla A1

Chef Express, la società che gestisce le attività di ristorazione del Gruppo Cremonini, ha inaugurato il 4 luglio nell’area di servizio di Arno Ovest (sull’autostrada A1, direzione sud tra Incisa e Valdarno) un nuovo concetto di market, lo “Chef Store”, il primo concreto tassello di questo progetto. Imprescindibile l’accordo e la collaborazione con un’associazione di produttori che dell’identità e della qualità ha fatto una bandiera (gialla …) come Coldiretti. Alla presentazione c’erano tutti: ovviamente Cristian Biasoni, Ad di Chef Express, ma anche Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti, e Giorgio Moroni, direttore commerciale di Autostrade per l’Italia. Ospite non annunciato ma sinceramente gradito anche Claudia Cremonini, tanto per sottolineare l’importanza che il suo gruppo ripone nel progetto.

Biasoni ha riassunto durante la conferenza le grandi linee che hanno ispirato il suo lavoro: “L’idea centrale del nuovo concept è di creare uno spazio libero di vendita senza dover seguire un percorso forzato verso l’uscita, come avviene attualmente in quasi tutti i market autostradali. Ribaltando uno schema diffuso, “Chef Store” ha un’identità funzionale propria, come per le aree di caffetteria e ristorazione: un layout multipercorso dove è il cliente a decidere dove andare, all’interno di uno spazio reso attrattivo dalle zone espositive ordinate secondo un’organizzazione modulare”.

Tre percorsi differenziati e carattere territoriale

In sostanza è il cliente a decidere e non il contrario: 3 frecce indicano 3 percorsi differenti che si dipanano lungo il pavimento con colori e indicazioni diverse. Una porta velocemente verso l’uscita, un’altra si districa tra le prelibatezze di Coldiretti, l’ultima è per chi desidera oggettistica, Hi Tech o regalistica (anche qui un accordo importante con una grande azienda italiana come Giochi Preziosi).

Un altro aspetto molto importante è che in tutti gli Chef Store che saranno aperti in Italia non troveremo gli stessi prodotti: ci sarà una caratterizzazione territoriale, quindi si troveranno i prodotti del territorio che ospita il market autostradale. Nel punto vendita di Arno, quindi, abbondanza di grandi prodotti regionali toscani accomunati dal brand “Buoni&Vicini: eccellenze gastronomiche del territorio”. Prodotti di alta qualità garantiti dal marchio Fdai-Firmato dagli Agricoltori Italiani: 156 referenze che spaziano dal vino alla birra, dai prodotti da forno alla pasta, dal riso ai cereali, ovviamente anche legumi, formaggi, sughi e salse, spezie, confetture dolci e salate.

Durate la conferenza di presentazione Roberto Moncalvoha sottolineato come “La presenza dei prodotti a marchio valoriale Fdai (Firmato dagli agricoltori italiani) assicura l’italianità al 100% del prodotto, il rispetto della sostenibilità ambientale e sociale dei  processi di produzione e l’equa ripartizione dei valori dal campo allo scaffale ma anche un legame imprescindibile con il territorio che solo l’agricoltura può offrire. Si tratta di una esperienza rivoluzionaria che lega il prodotto offerto negli Chef Store all’ambiente che lo circonda, con la possibilità per chi acquista di contribuire a salvaguardare le tradizioni culturali e colturali della regione che attraversa”.

E una tavola gourmet

E oltre ai 400 mq dello Chef Store il cliente “autostradale” può finalmente trovare anche un ristorante degno di questo nome: Gusto Ristorante, nato dalla collaborazione con Roberto Valbuzzi, giovane chef, volto noto della Tv, ma soprattutto cuoco dalle idee chiare: il suo menù è tutto incentrato sulla qualità, sulla stagionalità e, udite udite, su cotture espresse.

Ricavi consolidati per 511 milioni di euro

I numeri di Chef Express oggi parlano di 43 aree di ristoro con 90 punti vendita sulla rete autostradale italiana e sulle strade di grande comunicazione. Nel 2015 Chef Express S.p.a. ha realizzato ricavi totali consolidati per oltre 511,3 milioni di euro, di cui l’82% derivante dalle attività in concessione (stazioni, aeroporti e autostrade in Italia, e a bordo treno all’estero). Nel settore della ristorazione in concessione, oltre alle aree autostradali, Chef Express è leader in Italia nel mercato dei buffet di stazione, con 144 punti vendita in 48 scali ferroviari, ed è presente anche nel settore della ristorazione aeroportuale, con 68 punti vendita in 9 aeroporti italiani.

Dati importanti, come le idee. E siamo certi che qualche competitor stia già pensando a cambiare le cose in casa propria, d’altronde “si può fare!”

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