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Todini: il Brexit non fermerebbe l'export delle eccellenze…

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Todini: il Brexit non fermerebbe l'export delle eccellenze agroalimentari italiane

L’eccellenza enogastronomica italiana punta su Londra indipendentemente dall’esito del referendum di oggi sull’appartenenza alla Ue. Luisa Todini, titolare di Cantina Todini, ha scelto proprio il 23 giugno per annunciare nella capitale britannica l’intenzione di continuare a investire e a scommettere sul mercato britannico.
“La mia presenza vuole essere di buon augurio – spiega Todini, che è anche presidente di Poste Italiane. – Spero vivamente che la Gran Bretagna resti a far parte della Ue, ma voglio sottolineare che continuerà a essere una piazza fondamentale per il made in Italy anche in caso di Brexit. Io sono qui per raccontare un pezzo di territorio italiano, l’Umbria e nello specifico Todi, presentando vini d’eccellenza a base di Sangiovese e Grechetto.”

Il fiore all’occhiello delle Cantine Todini è il Grechetto di Todi, “un vino molto antico che noi abbiamo rilanciato”. I vini Todini sono stati presentati in due eventi, uno a Bianco43, ristorante nella zona residenziale di Blackheath, e uno a Novikov a Mayfair, alla presenza di molti ospiti tra i quali l’ambasciatore italiano Pasquale Terracciano e il celebrity chef Giorgio Locatelli. Entrambi i ristoranti ora hanno i vini Todini nella loro wine list, “che per noi è un grande punto di arrivo ma vuole essere anche un punto di partenza.”
Il mercato britannico ha riservato una calorosa accoglienza ai vini Todini: nel giro di un anno, dopo il debutto nel 2015, i vini sono presenti in oltre 25 ristoranti su tutto il territorio, con una vendita di oltre 8mila bottiglie rigorosamente prodotte da uve autoctone. L’intenzione ora è di ampliare la presenza a un numero ancora più grande di ristoranti e anche di arrivare sugli scaffali di una selezionata grande distribuzione. “Le trattative sono già in corso,” rivela Todini.

“Il mercato britannico è competitivo ma anche aperto ai prodotti di qualità di nicchia, con consumatori attenti che premiano la qualità, l’unicità e l’identità territoriale – afferma Todini –. Ovviamente aiuta il fatto che gli inglesi conoscono e amano l’Umbria. Non vogliamo fare concorrenza a nessuno, ma aggregarci alle eccellenze italiane già presenti con successo sul mercato britannico.Voglio segnalare anche la bravura dei nostri distributori in Gran Bretagna, True Terroir di Diego Pistellato, altro esempio di eccellenza italiana perchè importa e distribuisce solo vini italiani.”

La Cantina Todini lo scorso anno ha realizzato un fatturato di 470mila euro, di cui 80mila euro di export, con 170mila bottiglie vendute. La previsione per l’anno in corso è di arrivare a 650mila euro di fatturato, di cui 200mila di export, e 210mila bottiglie vendute. La Cantina Todini fa parte della società di famiglia che comprende anche un’azienda agricola e un relais, con un fatturato di 2,5 milioni di euro.

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