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Il Garda nel bicchiere: è il momento di Bardolino, Chiaretto e…

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Il Garda nel bicchiere: è il momento di Bardolino, Chiaretto e Lugana

Il lago di Garda è al centro di un’area vitivinicola che racchiude molte denominazioni di Lombardia, Veneto e Trentino. Alcune di queste, grazie all’iniziativa congiunta dei Consorzi di tutela del Bardolino e del Lugana, si sono presentate nei giorni scorsi ad un folto pubblico di appassionati, 5.000 persone, e di giornalisti e blogger, circa 200. L’evento si è tenuto alla Dogana Veneta di Lazise. I due Consorzi nel presentarsi insieme hanno voluto mettere al centro della loro comunicazione l’idea di territorio, anche perchè le rispettive tipologie dei vini sono perfettamente complementari: rosso e rosato per il Consorzio del Bardolino, bianco per il Consorzio del Lugana.
Le due zone comprendono 4.500 ettari di vigneto, 3.000 per il Bardolino e 1.500 per il Lugana. Oggi il Bardolino è sesto per produzione fra le DOC rosse italiane, il Lugana è settimo fra le bianche ed il Chiaretto è leader fra i vini rosati a menzione geografica. Le bottiglie vendute sono 17 milioni di Bardolino, 15 di Lugana e 10 di Chiaretto, per un fatturato annuo globale pari a 125 milioni di euro, distribuito in maniera sostanzialmente equivalente fra le due denominazioni.

I produttori presenti sono stati novanta ed hanno proposto 300 vini in degustazione: innanzitutto in anteprima i vini della vendemmia 2015, poi una “retrospettiva” dell’annata 2014 ed infine alcune degustazioni guidate di annate precedenti, a dimostrazione che sia Bardolino che Lugana non siano da considerare solo vini di pronta beva.
I vitigni utilizzati per Bardolino e Chiaretto sono gli stessi dell’Amarone: Corvina veronese, Corvinone, Rondinella e Molinara. Il risultato finale è completamente diverso, un vino più giovane e fresco, più semplice ed accessibile, di pronta beva, che piace molto a giovani e donne, anche se non mancano alcuni produttori che producono un Bardolino adatto a sostenere qualche anno d’affinamento.

Il Chiaretto è la versione rosè, prodotto sia come vino fermo sia come spumante. Da un paio d’anni il Consorzio di Tutela ha intrapreso un’azione di coordinamento con i produttori associati, chiamata “Rosè Revolution”, per ottenere dei vini caratterizzati da tratti comuni, quali un colore rosa molto chiaro e i profumi di agrumi e di fiori, per identificare uno stile che possa meglio identificarlo e posizionarlo sul mercato.

Il Lugana è un vino bianco ottenuto dal Trebbiano di Lugana, noto anche come Turbiana, vitigno di grande versatilità che permette di ottenere risultati interessanti sia in versione ferma che spumante. Sono cinque le tipologie prodotte: il base, il superiore, il riserva, il vendemmia tardiva e lo spumante. Si caratterizza per il colore giallo paglierino tenue e dai riflessi verdognoli, con profumi floreali, fresco, agrumato e di lunga persistenza.

Interessanti le proposte culinarie da parte dei due Consorzi di Tutela, una legata alla pizza, l’altra al pesce di lago. Da alcuni mesi il Consorzio del Bardolino propone infatti l’abbinamento tra pizza e Chiaretto, sia nella versione ferma che in quella spumante, attraverso una sorta di tour nelle migliori pizzerie d’Italia, abbinamento proposto anche in questi giorni dell’Anteprima. Il Consorzio del Lugana invece ha proposto gli abbinamenti con un pesce del lago di Garda, un salmonide chiamato Coregone nel bresciano e Lavarello nel veronese, quasi a voler richiamare il fatto che la zona di produzione del Lugana è a cavallo tra Lombardia e Veneto, un po di una regione e un po’ dell’altra.

Prima di raccontare, come ogni settimana, un paio di produttori, qualche nota di degustazione.
Le Vigne di San Pietro Bardolino 2015: profumi fruttati rincorsi dalle note speziate del pepe nero, grande bevibilità grazie al suo perfetto equilibrio
Vigneti Villabella Bardolino Classico Vigna Morlongo 2014: trionfo della piccola frutta rossa: ciliegia, lampone e fragoline di bosco. In bocca fresco e dalla corretta acidità
Bigagnoli Bardolino Chiaretto Classico 2015: di colore rosa molto intenso e vivace, quasi corallo. Frutta fresca, spontaneità e piacevolezza lo caratterizzano.
Cantina Castelnuovo del Garda Bardolino Chiaretto spumante Metodo Classico 2012: grande interpretazione dei piccoli frutti rossi, fresco e coinvolgente alla beva.
Marangona Lugana Bio 2015: complesso ed elegante nei suoi profumi, fruttato, fresco e sapido al punto giusto.
Le Morette Lugana riserva 2012: tra la complessità dei suoi profumi, emergono piacevolmente la frutta gialla e la nocciola. Piacevolmente sapido in bocca.

Azienda Agricola Le Muraglie – Valeggio sul Mincio (VR)
La casa padronale intorno a cui vi sono i vigneti aziendali è del 1624. Siamo in una zona di colline moreniche, con terreni sassosi e ventilati. La famiglia Vicentini, titolare dell’azienda, coltiva quelle terre da decenni, prima da mezzadri, poi come proprietari. Oggi a condurre l’azienda sono i fratelli Luigi e Franco, ma il futuro è tutto di Alessandro, il figlio di Franco. Negli anni ’50 c’era il nonno, Gaetano, e poi il papà dei 2 fratelli, Erminio. Gli ettari vitati sono 11, con una produzione di circa 45.000 bottiglie su 7 diverse etichette. L’enologo è Marco Simonetti.
Vi è anche una buona quantità di vino venduto sfuso, in damigiana, direttamente a privati: siamo in un’area in cui è ancora molto forte la consuetudine di comprare vino sfuso direttamente da un produttore e poi imbottigliarselo in casa propria per l’uso familiare.
Ho assaggiato il Bardolino Vicentini 2015.

Bardolino Vicentini 2015 DOC
E’ ottenuto con un uvaggio di Corvina, Rondinella, Molinara, Merlot e Sangiovese. La produzione è di circa 12.000 bottiglie, con un tenore alcolico del 12,5 %. Vendemmia manuale, vinificazione in acciaio, dove resta fino all’imbottigliamento di fine 2015. Messo in vendita da febbraio 2016.
Di colore rosso rubino vivo, dal bicchiere arrivano intense note di frutto rosso fresco, fragola e lampone soprattutto, ma anche delle sottili striature speziate, pepe nero e chiodo di garofano. Al sorso è fresco, succoso, di grande piacevolezza. Invita al secondo bicchiere.
Prezzo al ristorante: 12 Euro

Azienda Agricola La Ghidina di Luisella Benedetti-Ancilla Lugana – Villafranca di Verona (VR)
Tre generazioni di donne, nonna Ancilla, mamma Maria Teresa e Luisella, hanno costruito e fatto crescere, a partire dagli anni ’70, l’azienda di famiglia, situata al confine fra Veneto e Lombardia. All’inizio solo produttori e conferitori d’uva, nel 2003 avviene la svolta: Luisella, che fino ad allora lavorava nel mondo della finanza, decide di cambiare vita e di dedicarsi a tempo pieno all’azienda agricola. Si inizia quindi anche a vinificare, la prima bottiglia è del 2005, caratterizzandosi per la scelta di produrre solo vini bianchi e rosè, utilizzando uve Turbiana, Chardonnay e Pinot nero. Oggi gli ettari vitati sono 10, per una produzione di circa 40.000 bottiglie, divise su 10 etichette diverse. L’enologo è l’ottimo Paolo Grigolli, vera istituzione del mondo vitivinicolo veronese. Da alcuni anni si è iniziato un percorso in vigna ed in cantina finalizzato ad eliminare, ove possibile, l’uso di solfiti aggiunti. Mi piace anche segnalare l’impegno dell’azienda nel promuovere Riserve di Lugana di annate precedenti, per dimostrare la capacità di questo vino bianco di evolvere nel tempo dando straordinari risultati, cosa ancora non generalmente compresa dal consumatore. Tornando a Luisella, le piace molto ricordare nonna Ancilla, classe 1909, vedova dal 1943, fondatrice dell’azienda, che ha sempre mantenuto la famiglia con il suo lavoro, come una sorta di “uomo di casa”, cosa non facile nell’Italia agricola del secondo dopoguerra.
Tra i suoi vini, voglio parlare proprio di quello dedicato ad Ancilla, il 1909, dal suo anno di nascita.

Lugana 1909 2015 DOC
Vino senza solfiti aggiunti, ottenuto interamente da uva Turbiana. Produzione di 6666 bottiglie con tenore alcolico del 13 %. Vinificazione in acciaio, a cui seguono 6 mesi di affinamento, sempre in acciaio, con i lieviti in sospensione. Ulteriore riposo di un mese in bottglia prima della messa in commercio.
E’ un vino bianco fermo, nel bicchiere si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli.
Intensi i profumi floreali, di frutta gialla ed agrumi. Intrigante il sambuco. In bocca piace la sua freschezza, il suo tocco sapido, la nota decisa del suo sorso. Persistente e gradevole il finale.
Prezzo in enoteca: 12-13 Euro

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