Una piattaforma online per presentare progetti sulle eccellenze del cibo made in Italy in cerca di finanziamenti: ricette innovative e rivisitazioni di piatti tradizionali, ma anche oggetti di design, utensili, prodotti editoriali ed eventi gastronomici. Uno strumento per raccogliere “fondi dal basso”, grazie al metodo del crowdfunding, con l’aggiunta di risorse per finanziamenti a fondo perduto. Uno chef stellato, Cristiano Tomei, per accompagnare i progetti pronti a partire.
Sono questi gli ingredienti di “Great! Laboratorio del gusto”, ricetta che Eppela – piattaforma italiana di crowdfunding – ha ideato per far crescere idee capaci di valorizzare i sapori del cibo italiano.

Pronti i primi due progetti: stop agli sprechi alimentari

I primi due progetti saranno resi pubblici a metà marzo, online, all’indirizzo www.eppela.com/it/great. Al momento c’è riservatezza sui contenuti dei due progetti, entrambi dedicati alla valorizzazione dell’alimentazione made in Italy. Si sa però che uno dei due è caratterizzato da una forte attenzione alla sostenibilità, con un occhio di riguardo per la riduzione degli sprechi alimentari.
Dopo la presentazione dei primi due progetti, l’iniziativa andrà a regime: ogni mese, Eppela proporrà sulla pagina “Great! Laboratorio del gusto” nuovi progetti, che punteranno sul crowdfunding – Eppela è una delle piattaforme italiane di crowdfunding generalista più utilizzata – per provare a diventare realtà e trasformarsi in veri prodotti e servizi.

Come avviene la selezione

Lo chef Cristiano Tomei selezionerà periodicamente i progetti che riterrà più meritevoli, sulla base dei criteri di originalità, curiosità suscitata nel pubblico durante la campagna, funzionalità e scalabilità del mercato della ristorazione e offrirà loro la possibilità di entrare nelle cucine di alcuni famosi ristoranti d’Italia (i dettagli nel regolamento si trovano online, nella sezione “Great!” del sito di Eppela).

Fino a 5mila euro di finanziamenti a fondo perduto

Per partecipare a “Great! Laboratorio del gusto” è necessario registrarsi sul sito di Eppela e caricare il proprio progetto. Quelli selezionati saranno esposti sulla piattaforma per 40 giorni. Per ognuna sarà fornita una descrizione, il budget minimo richiesto per l’avvio del progetto e la “ricompensa” offerta agli investitori nel caso in cui il progetto riesca a partire. Tra le proposte ricevute e messe online, quelle che nel tempo a disposizione raggiungeranno almeno il 50% del budget, con un minimo di 100 offerte raccolte, otterranno un cofinanziamento, a fondo perduto, fino a un massimo di 5mila euro.

Il finanziamento dal basso entra in cucina

«Con Great! Laboratorio del gusto” la meritocrazia si fa strada sulla tavola italiana, non per decretare la ricetta migliore, ma per sostenere, attraverso uno strumento trasparente come il crowdfunding, imprenditori impegnati nell’area food e nella promozione del made in Italy» spiega Nicola Lencioni, amministratore delegato di Eppela, che aggiunge: «La piattaforma si pone dalla parte di chi ha un’idea, offrendo gli strumenti basilari per realizzarla, primo tra tutti un test di mercato basato sul preorder online».
Fondata a fine 2011, Eppela ha finora finanziato oltre 2.500 progetti e raccolto circa 12 milioni di euro. Dichiara oltre 250mila utenti registrati e più di 80mila visitatori unici la settimana e un tasso di successo dei progetti pubblicati del 60%. Eppela ha ideato un modello di collaborazione in partnership, chiamato Mentoring, che finora ha erogato 1,5 milioni di euro di co-finanziamenti, collaborando con realtà come Poste Italiane con PostePay Crowd, UnipolSai con Future Lab e Fastweb con FastUP School.

Cristiano Tomei: “Non chiamatelo talent show”

Nella visione dello chef Cristiano Tomei, l’iniziativa “Great! Laboratorio del gusto” cercherà di dare spazio alle eccellenze del cibo made in Italy, senza essere un talent show. «Great! – spiega lo chef – esalterà le eccellenze nel campo alimentare, dal cibo agli accessori, dal design alle tecnologie della buona tavola. E’ rivolta a tutti, dall’esperto di cucina al semplice appassionato».
Cristiano Tomei, chef autodidatta, ha costruito il suo percorso professionale – dal ristorante sulla spiaggia di Viareggio, aperto a soli 27 anni, a “L’imbuto”, locale promosso Stella Michelin nel 2014 – puntando su sperimentazioni continue e contaminazioni date dalle tradizioni culinarie di tutto il mondo: dai Paesi Baschi a Cuba, passando per Perù, Madagascar e India.

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