Food24

Tutela rafforzata sulla grappa italiana: in vigore le nuove regole

  • Abbonati
  • Accedi
in Primo Piano

Tutela rafforzata sulla grappa italiana: in vigore le nuove regole

Giro di vite sulla tutela della Grappa italiana. E’ quello definito con il decreto del ministero per le Politiche agricole n. 747 del 28 gennaio 2016 (e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 31 dell’8 febbraio 2016) e che introduce nuove regole sull’imbottigliamento e sull’invecchiamento della Grappa Ig, riservata all’Italia.

Imbottigliamento in zona, ovvero in Italia

Per quanto riguarda l’imbottigliamento il provvedimento chiarisce che dall’1 agosto 2016 la Grappa potrà anche essere imbottigliata fuori zona (ovvero fuori dall’Italia) ma solo se spedita all’estero come prodotto finito. Il che significa porre un chiaro argine alla pratica in uso in passato quando operatori stranieri acquistavano grandi quantitativi di grappa allo stato sfuso che poi rielaboravano con aggiunta di zucchero, o di diluizioni di acqua o di aromi naturali, portando spesso a un prodotto che nonostante giungesse sul mercato col nome “Grappa” in realtà aveva ben poco dell’originale. Il tutto, in un quadro di un’informazione al consumatore che non di rado era scarsa o comunque poco trasparente. In futuro invece con la possibilità di esportare esclusivamente prodotto finito sarà garantito che la Grappa esportata (anche se imbottigliata lontano dalla sua zona d’origine) è quella originale e non ha subito alcuna trasformazione né sotto forma di tagli con altre partite, né pratiche di diluizione.

Riviste le regole sull’invecchiamento e sul termine “barriccata”

L’altro importante tassello del decreto Mipaaf è la disciplina che viene introdotta riguardo all’espressione “Grappa barrique o barriccata”. D’ora in avanti infatti tale indicazione potrà essere riportata sulle etichette solo nel caso in cui la Grappa sia invecchiata in botti o tini di legno per un minimo di 12 mesi, almeno la metà dei quali trascorsi nelle botti di piccola dimensione note come barriques. Allo stesso modo potrà essere designata come “riserva” la Grappa invecchiata per almeno 18 mesi.

Soddisfatti i produtttori

Il decreto del ministero per le Politiche agricole è stato accolto con grande favore da parte dei produttori. «Per noi – ha detto il presidente del Comitato Nazionale Acquaviti di Assodistil, Cesare Mazzetti – si tratta di una grande vittoria. Il percorso è stato molto lungo e complesso, ma ora possiamo finalmente contare su uno strumento normativo che tutela l’autenticità della Grappa. Alle resistenze di Bruxelles che non voleva concederci l’obbligo di imbottigliamento in zona, abbiamo risposto con una soluzione condivisa con il Mipaaf che finalmente garantisce l’Indicazione geografica e tutela l’autenticità del prodotto contro possibili fenomeni di contraffazione». «Era nostro dovere fare chiarezza e colmare alcuni vuoti normativi – ha aggiunto il direttore di Assodistil, Daniele Nicolini – . Ora i produttori potranno contare su norme chiare e precise. Un risultato fondamentale per l’intero comparto di cui ringraziamo il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, che ha saputo ascoltare le nostre ragioni. E’ il frutto di una collaborazione proficua con gli uffici del ministero che sono sicuro porterà altre soddisfazioni al mondo della distillazione».

© Riproduzione riservata