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Con Skibox lo street food sale in quota

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Ristoranti

Con Skibox lo street food sale in quota

Il rifugio Cantuccio di Courmayeur torna a nuova vita. Dopo un periodo di abbandono, i vincitori del bando di gara promosso da Courmayeur Mont Blanc Funivie per rimettere in funzione il punto di ristoro ne fanno il ritrovo dei buongustai d’alta quota.
Ispirato ai mercati metropolitani di street food, Skibox è il nuovo concept di rifugio-gourmet dove produttori e chef emergenti si incontrano per offrire una formula innovativa di “snow food” di qualità, a 2.260 metri d’altitudine.

Da street food a snow food

Gli ideatori sono Gianluca Perrelli (fondatore di Kiver, Sounday, Vitaminic) e Andrea Carletti (streetfoodmobile). “Abbiamo partecipato al bando in autunno – racconta Perrelli – un po’ per gioco e abbiamo vinto la concessione per gestire il rifugio per 5 anni. In soli 30 giorni abbiamo ristrutturato e riattrezzato il locale. La nostra idea era di provare a coniugare lo street food con lo snow food”. Un’evoluzione del cibo da strada: non più ambulanti per le vie, ma in fissi e attivi in un determinato periodo di tempo.
Trattandosi di street food, comunque, non poteva mancare l’apecar, alternata a box attrezzati per un servizio di cibi e bevande di ogni tipo, in uno spazio arredato in stile Anni ’80. “Abbiamo contattato amici e clienti – prosegue Perrelli – per mettere a punto il nostro team, che comprende tre apecar e due chioschi distribuiti su circa 380 mq di superficie. Abbiamo selezionato cinque partner diversi, come in un menu, per dare un’offerta variegata”.

Dal kebab vegano all’hamburger gourmet

Dal kebab vegano proposto nell’apecar La Susina, al corner dell’hamburger gourmet di Tricolore preparato con carne di fassona tagliata al coltello e servito con insalatine di campo e maionese fatta in casa con le uova di Paolo Parisi, da galline allevate a cereali e latte di capra. Ma anche il pesce preparato dai fiorentini di Pescepane che, da un box attrezzato, propongono coni di fritto misto e una versione di fish & chips di baccalà. In un rifugio che si rispetti non poteva mancare l’hot-dog rivisitato da Gurmetti nella sua apecar che, dopo l’esperienza londinese, rientra in patria e porta il suo food truck in montagna e qui miscela sapori anglosassoni con quelli della Valle. Infine, il tocco mediterraneo di Antonio e Francesco, nome d’arte Bello&Buono, che allo Skibox hanno portato la loro apecar con forno ambulante dalla quale escono pizze e calzoni espressi napoletani doc, preparati con pomodoro San Marzano e mozzarella di bufala di Paestum. Non meno varia è l’offerta della caffetteria che scandisce la giornata dello sciatore dall’ora della prima colazione, con yogurt, cereali, spremute bio e torte fatte in casa. Fino all’ultimo spuntino, dove scegliere tra i sandwich gourmet farciti a scelta con la tartare chianina del noto macellaio toscano Cecchini, burro di montagna e acciughe o insalata di pollo. Di nicchia anche la scelta delle bevande che abbraccia cultori di birre inedite e artigianali – più di 10 diverse, dalle artigianali italiane alle straniere – e gli amanti del vino con una selezione di etichette tra cui il Chianti Classico Lornano e il Nebbiolo, il Barbera e il Dolcetto delle Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy.

Verso una versione estiva al mare

“Una formula che piace anche ai tour operator internazionali, che amano lo street food – dichiara Perrelli. Il nostro menu è in doppia lingua. Si fa un ticket e ci si autoserve. C’è anche un’area attrezzata per i bambini allestita da Lego e la grande terrazza, dove mangiare e prendere il sole. All’esterno abbiamo aperto anche il corner per il take away”. Situato strategicamente al crocevia di quattro impianti di risalita, lo Skibox si rivolge a sportivi e atleti, ma anche a scuole di sci, famiglie e palati curiosi, offrendo la possibilità anche a vegani, vegetariani e celiaci di mangiare bene, in quota, ammirando il più suggestivo belvedere del Col Checrouit a Courmayeur. Al pomeriggio, dj set in terrazza e aperitivo.
E dopo l’orario di chiusura degli impianti, un’apecar brandizzata Skibox si trasferisce in paese per l’ape-ski, la versione aperitivo-itinerante di gourmet dell’after-ski, o per il catering a domicilio. In progetto c’è anche la realizzazione di un’app per prenotare il cibo e trovarlo pronto all’arrivo in rifugio. Perrelli e Carletti stanno inoltre valutando proposte dalle stazioni balneari per proseguire l’attività in estate.

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