L’Expo di Milano è finito e pare quasi che il “cibo”, in ogni sua sfaccettatura, non sia più un tema fondamentale. Un errore a cui cerca di porre rimedio il primo Festival del giornalismo alimentare che si svolge a Torino dal 25 al 27 febbraio presso l’aula magna della Cavallerizza Reale. Una location storica, sabauda, per un evento che tratta un tema di importanza planetaria.
Perché non è più sufficiente produrre gli alimenti, occorre raccontarli, illustrarli, spiegarli. Occorre raccontare chi li produce, in quale modo, quali percorsi affrontano cibi e bevande prima di approdare sulle tavole in ogni parte del mondo.
E allora non stupisce che, a parlare di alimentazione, siano giornalisti e blogger, scienziati ed industriali, esperti del settore e cuochi. Da Carlin Petrini a Giuseppe Lavazza, dal presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo al vice ministro Andrea Olivero.
Per discutere di vini ma anche di acqua, di piani regolatori per garantire ai cittadini il cibo di qualità e di giornalismo economico legato ai prodotti alimentari, di prodotti per i bambini e di errori nella comunicazione.
D’altronde non è fondamentale soltanto informare i consumatori di oggi, ma anche educare i bambini che si trasformeranno in consumatori di domani. Ed il cibo può diventare anche un fattore determinante per la salute grazie ad una alimentazione corretta.
Ovviamente, in un festival che si svolge a Torino, non possono mancare gli approfondimenti legati ai prodotti del territorio. Dalle birre artigianali al bollito di Carrù, dai grandi vini alle degustazioni delle mele, dal riso ai formaggi. Non per un’abbuffata ma per conoscere, per imparare ad apprezzare ed anche per imparare a comunicare coniugando le corrette informazioni scientifiche con l’emozione che il cibo di qualità riesce a trasmettere.
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