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Chianti Classico, 300 anni nel segno della qualità

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Vino

Chianti Classico, 300 anni nel segno della qualità

Trecento anni e non li dimostra. Anzi il Consorzio del Chianti Classico il prossimo 15 maggio monterà in bicicletta, nella nona tappa del giro d’Italia dedicata appunto alla denominazione toscana. Una formidabile occasione per far conoscere il territorio agli appassionati in Italia e all’estero.  Nel 2016 il Chianti Classico celebra i suoi trecento anni di storia da quel 24 settembre 1716, quando il Granduca Cosimo III  de’ Medici decise di delimitare con un bando, per la prima volta nella storia, alcuni territori particolarmente vocati per la produzione di vini di alta qualità. Nel 1984 Il Gallo Nero ottiene la Docg che rappresenta il riconoscimento più alto per i vini italiani di qualità. Nel 1996 diventa una Docg autonoma e nel 2010 le due denominazioni Chianti e Chianti Classico vengono di fatto separate, per cui oggi non si possono produrre vini Chianti nella zona di produzione del Chianti Classico.

Il rilancio

Dopo la grande crisi del 2009, quattro anni dopo l’assemblea dei soci del Consorzio del Gallo Nero approvò una serie di modifiche al disciplinare di produzione che diedero l’avvio a un riassetto della denominazione. Tra le altre cose “si decise – osserva il presidente Sergio Zingarelli (produttore di Rocca delle Macìe) – l’introduzione della nuova categoria di Chianti Classico,Gran Selezione, una vera e propria inversionedi tendenza nel panorama vitivinicolo italiano. Per la prima volta nella storia delle denominazioni del nostro Paese, il Chianti Classico si è dotato di una nuova tipologia di vino guardando alla punta della piramide qualitativa invece che alla base”.

E oggi? “Quest’anno – sottolinea Zingaretti – il Chianti Classico venderà 37,5 milioni di bottiglie, di cui l’80% all’export. Nel 2015 la crescita è stata dell’8%, merito  dell’export ma anche di una buona ripresa del mercato domestico. Il Chianti Classico ha una penetrazione commerciale in oltre 70 paesi, in particolare nei suoi mercati storici: il Nord America,  l’Europa e alcuni mercati asiatici. Il 30% dell’export del Gallo Nero è destinato agli Usa e il 10% in Canada.

Il Consorzio del Chianti ha lanciato recentemente un allarme per la vendemmia 2015, ritenendola scarsa. E il Chianti Classico? “Dal punto di vista quantitativo sarà sui livelli dell’anno prima, cioè 290mila ettolitri – risponde Zingaretti – che però era stata abbastanza avara a causa di un meteo molto difficile. Mentre sotto l’aspetto qualitativo il 2015 è un’annata storica”.

Una mostra-racconto della storia del Chianti Classico

Tra le altre iniziative per i 300 anni del Chianti Classico, il Consorzio sta organizzando una mostra-racconto della storia del Chianti Classico che andrà arricchire ed integrare la mostra “Feeling Chianti Classico”, già allestita negli spazi museali del Convento di Radda in Chianti a Casa Chianti Classico. E’ stato realizzato un nuovo percorso museale narrativo che si svilupperà su due binari principali: nel primo l’attenzione sarà incentrata nel territorio Toscano, con il suo vino, i suoi personaggi e il suo contesto enologico; nel secondo, sarà evidenziata la storia del mondo, cioè cosa avveniva contemporaneamente nel resto del mondo.

Tutto questo è illustrato con pannelli info-grafici intervallati da installazioni interattive e ologrammi di personaggi storici. Oltre alla mostra, che verrà presentata per la prima volta nell’ambito dell’evento Chianti Classico Collection il prossimo 15 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze, il Consorzio sta progettando di personalizzare anche il territorio chiantigiano con l’istallazione di sagome di Galli Neri alti 3 metri che saranno posizionati in aree particolari e di grande visibilità in tutti i comuni del Chianti Classico, in particolare piazze e rotonde.

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