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Al Bicerìn: 800 etichette da gustare sul divano

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Ristoranti

Al Bicerìn: 800 etichette da gustare sul divano

Erano tre amici al bar. Ora sono tre amici con un wine-bar – o meglio un’enoteca con wine room – sicuramente tra i più belli (e validi) dell’ultima generazione. Il locale si chiama Bicerìn Milano: il nome non ha nulla a che vedere con la tipica bevanda piemontese, ma è un omaggio ai nonni che usavano il termine dialettale intendendo un “bicchierino”, che il più delle volte conteneva vino. I tre amici si chiamano Silvia Amoni, Alberto Gugliada e Lorenzo Viola: affermati professionisti in altri settori e spinti dalla passione per il vino, il cibo e le cose belle in genere hanno aperto – nella zona (vivace e multietnica) di Porta Venezia – un locale con un concept architettonico che rispondesse a una filosofia precisa. Partendo dal principio che «il posto migliore dove assaporare un bicchiere di vino è il divano di casa tua», hanno creato un luogo suggestivo, elegante e stile vintage, in parte autentico e in parte (ottima) replica. Lo spazio principale è diviso in tanti salottini, uno diverso dall’altro, dove l’altezza di riferimento è appunto quella dei divani o delle poltroncine.̀.. E’ qui che si può degustare una delle 800 etichette presenti in enoteca: bianchi, rosè, rossi, orange wine, senza dimenticare le numerose “bollicine” italiane, francesi e di altri paesi. La selezione internazionale comprende rarità̀ dal Libano o dalla Georgia, oltre a ricercate produzioni d’oltralpe. E non mancano alcune etichette italiane in esclusiva.

L’attività di Bicerìn Milano si compone di tre momenti: dalle 18.30 alle 20.30, l’aperitivo con una piccola selezione di assaggi dalla cucina. A seguire la cena con un menù in gran parte stagionale e tradizionale ma che mantiene una selezione di piatti fissi e di taglieri. Dopo le 22.30, è possibile godersi un bicchiere di vini da dessert o da meditazione, accompagnati dai dolci della casa. Uno dei plus del locale è senza dubbio la “libreria del vino”, vera e propria raccolta di etichette che occupa uno spazio a sé ed è attenta soprattutto ai piccoli produttori. E come in una libreria, dove si può essere indirizzati verso un preciso volume, da Bicerìn Milano è possibile leggere la “trama” di ogni bottiglia: sul collo di ciascuna, infatti, c’è un foglietto che descrive le caratteristiche del prodotto e del produttore, nonché gli abbinamenti, il territorio di provenienza e il vitigno. Da qui il piacere – sperimentato nelle settimane precedenti il Natale e che continua – di cercare il perfetto abbinamento tra un vino e chi lo riceverà in dono. «Per noi è stimolante ascoltare la personalità, il percorso di vita e lavorativo, le caratteristiche della persona destinataria del regalo – spiegano i tre amici – e ci divertiamo a trovare il giusto riflesso in uno dei nostri vini. Ogni bottiglia racchiude una storia, con tante sfaccettature che la rendono unica e noi avendo un’intera libreria a disposizione possiamo sbizzarirci sul tema». Facile pensare a uno dei dogmi di Angelo Gaja: «Il vino va raccontato». Qui lo fanno bene e ci si alza dal divano decisamente più sereni di uno dei clienti di In Treatment.

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