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Vino

Matteo Lunelli al vertice di IWSC, il concorso per i migliori spirits del mondo

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Anno di riconoscimenti e conferme per un alfiere delle bollicine italiane. Ultimo in ordine di tempo, Cantine Ferrari ha visto il suo presidente Matteo Lunelli al vertice di The International Wine and Spirit Competition (IWSC) per l’anno 2016. Lunelli è il nuovo presidente.

Il passaggio di consegne il 27 novembre a Londra riporta questa carica in Italia dopo esattamente vent’anni. Era stato infatti il Marchese Leonardo de’ Frescobaldi nel 1995 a ricoprire questo ruolo, unico italiano dopo il Marchese Piero Antinori nel 1988.

Ogni anno il presidente di IWSC viene selezionato dal comitato del concorso, che sceglie tra figure influenti del mondo del vino e dei liquori. Arrivato alla sua quarantaseiesima edizione IWSC promuove e premia i migliori vini, distillati e liquori al mondo con un attentissimo processo di valutazione, che vede impegnati oltre trecento tra Masters of Wine, sommelier, buyer, educatori qualificati WSET e grandi nomi del giornalismo del vino. Quest’anno sono stati giudicati prodotti da 90 diversi Paesi.

“L’attività principale del nostro concorso è la continua ricerca dell’eccellenza e il riconoscimento dei migliori vini, distillati e liquori di tutto il mondo – ha detto Allen Gibbons, amministratore delegato di IWSC -. Matteo è una figura di spicco di questo settore e rappresenta dunque un perfetto ambasciatore per qualità e valori; siamo onorati di averlo come nostro presidente per il 2016”.

Matteo Lunelli è alla guida delle Cantine Ferrari dal 2011 e rappresenta, con i cugini Marcello, Camilla e Alessandro, la terza generazione della famiglia Lunelli impegnata in azienda. È anche ad del Gruppo Lunelli, che riunisce intorno a Ferrari altre eccellenze del bere italiano, quali l’acqua minerale Surgiva, la grappa Segnana, i vini fermi trentini, toscani e umbri delle Tenute Lunelli e il Prosecco Superiore di Valdobbiadene Bisol.

“Sono estremamente onorato di questa nomina – ha detto – poiché IWSC è un concorso di grande prestigio internazionale. Spero di enfatizzare il suo importante ruolo nell’educare il consumatore a comprendere a fondo la bellezza della diversità dei territori e delle tradizioni del vino; credo che un grande vino rappresenti la poesia della sua terra e sia sempre espressione di un territorio unico”.

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