Food24

La terrazza Gallia, avamposto milanese di Vittorio

  • Abbonati
  • Accedi
Ristoranti

La terrazza Gallia, avamposto milanese di Vittorio

Nessun dubbio che l’Excelsior Gallia sia uno dei migliori “frutti” della nuova Milano. Nuova in questo caso vuol dire rinata, visto che il grand hotel inaugurato pochi mesi fa nacque nel 1932: ci voleva Katara Hospitality – uno dei fondi sovrani dell’emirato del Qatar- per riportarlo ai suoi fasti. Per la cronaca, l’acquisto dell’immobile e la ristrutturazione – curata dallo studio Marco Piva – ha richiesto circa 470 milioni di euro, pari a 2 milioni per ciascuna delle 235 camere e suites, tra cui quella incredibile di 1000 mq, affittabile a 20mila euro al giorno, con spa privata.

A valorizzare ulteriormente l’hotel gestito da Starwood (una delle più grandi catene alberghiere mondiali) e che annovera circa 500 opere d’arte, c’è ora Terrazza Gallia: situata all’ultimo piano, con una spettacolare vista sulla piazza della Stazione Centrale e i dintorni, si articola, appunto, in una lunga terrazza e in una sala ristorante al chiuso. In tutto, circa 150 coperti.

La supervisione dei fratelli Cerea

Ottima la scelta per la consulenza e supervisione della cucina: la famiglia Cerea – quella del tre stelle Da Vittorio e dei catering imbattibili – che hanno deciso di affidare il “meccanismo” ai fratelli, Vincenzo e Antonio Lebano, di origine campana. «Serviranno piatti con il meglio della tradizione italiana e lombarda in particolare, con il giusto tocco di creatività contemporanea». Qualche proposta del menu: Baccalà mantecatom polenta bianca, salsa ajo blanco, meringhetta al limone; battuta di Fassone, salsa al cognac e tartufo nero di Norcia; risotto alla milanese, ragù di ossobuco profumato agli agrumi; linguine ai crostacei, molluschi, pomodoro e basilico; guancia di manzo stufata al Valcalepio Rosso, polenta; spiedino di scampi croccanti, maionese leggera al limone; babà al rhum, sottobosco spadellato e gelato alla vaniglia.

La terrazza ha un sistema di riscaldamento che permette il suo utilizzo anche nelle mezze stagioni. Sia all’esterno che all’interno, l’impronta della buona architettura si sente nelle strutture e nella scelta degli arredi, di ottimo design italiano. «L’hotel è aperto alla città – sottolinea il general manager Marco Olivieri, – chiunque può venire a pranzo, a cena, a bere il tè o l’aperitivo. La Terrazza Gallia è un all day dining con orario di apertura dalle 11 del mattino alla una di notte. Persino la prima colazione è a disposizione dell’ospite che non dorme in albergo». In effetti, considerando il lusso della struttura (basti pensare al lampadario in vetro di Murano alto 30 metri che sovrasta la hall…), i prezzi non sono inaccessibili: il business lunch – due piatti e un dolce di qualità – viene proposto a 35 euro, l’aperitivo con finger food di classe costa 18, mentre il prezzo della colazione all’inglese, che viene invece servita al primo piano, è di 40 euro. Alla carta, la spesa media è sui 70 euro per due piatti e un dolce. Bravi Cerea, a priori.

© Riproduzione riservata