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Emicrania? Non più, con il vino a bassa istamina

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Vino

Emicrania? Non più, con il vino a bassa istamina

Certificati “Low Histamines”, a basso contenuto di istamine. Non una medicina, ma un vino, anzi due: il Dolcetto d’Alba Doc e la Barbera d’Alba Doc, annata 2013, prodotti da Veglio Michelino & Figlio a Diano d’Alba (Cuneo). D’altronde lo storico Franco Cardini ricordava che il termine “ricetta” si utilizza sia in cucina sia in farmacia e nel passato la gastronomia faceva parte della medicina.

Da Veglio due vini con soglia minima di istamina

I Veglio, ovviamente, non hanno velleità da farmacisti, ma hanno realizzato due vini destinati a chi, dopo aver bevuto vino rosso, si ritrova alle prese con l’emicrania provocata appunto dalle istamine. Che, in un vino rosso, possono oscillare tra i 4 ed i 20 mg/l mentre nei due vini di Veglio sono al di sotto di 0,5 mg/l. In azienda spiegano di essere arrivati al risultato evitando l’utilizzo di concimi chimici, utilizzando processi naturali e mantenendo intatta la qualità del vino e le caratteristiche che derivano dal territorio.

In Svizzera concesso il massimo del dosaggio

La ricerca, per arrivare all’attuale risultato, è durata 5 anni. Poi, per più di un anno, l’enologo Osvaldo Veglio ha seguito l’intera filiera di produzione in cantina, abbassando in modo naturale il livello di istamine. In altri Paesi i livelli massimi raccomandati sono stati indicati con alcune differenze: 2 mg in Germania, 3 in Olanda, 8 in Francia, 10 in Svizzera.

Veglio, comunque, continua a produrre anche vini per chi non soffre di emicrania. Circa 200mila bottiglie all’anno, suddivise tra 18 vini, per un fatturato di 2 milioni di euro. E con clienti che spaziano dagli Stati Uniti alla Turchia, dal Brasile al Giappone, dalla Cina al Messico, dall’India al Paraguay. Oltre, ovviamente, ai principali mercati europei.

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