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Il Nebbiolo eroico della Valtellina e il Grappolo d'Oro

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Andar per vini

Il Nebbiolo eroico della Valtellina e il Grappolo d'Oro

Si è tenuto lo scorso giovedì il Concorso Enologico “Il Grappolo d’Oro”, in cui si confrontavano i produttori della provincia di Sondrio per le tipologie Valtellina Superiore e sottozone (Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella). Il tutto all’interno dell’omonima manifestazione, arrivata ormai alla 32° Edizione, tenutasi come sempre a Chiuro (SO), con un ricchissimo programma che prevede spettacoli, camminate, degustazioni, convegni, dibattiti e momenti di puro divertimento, come la sempre spettacolare corsa delle botti, vinta quest’anno dalla cantina Folini.

Valtellina Superiore vuol dire Nebbiolo, Nebbiolo di montagna, del biotipo locale chiamato Chiavennasca. E vuol dire soprattutto quella che viene chiamata viticoltura “eroica”, in cui le superfici vitate sono state strappate nei secoli metro dopo metro ai boschi ed alla montagna, realizzando terrazzamenti con i famosi muretti a secco, come ha ben raccontato qualche anno fa Ermanno Olmi nel film “Rupi del vino”.

Vincitore del Concorso è risultato il Valtellina Superiore DOCG “Vigneto Fracia” 2010 della casa vinicola Nino Negri. Motivo di grande interesse del Concorso, che mi ha indotto a parteciparvi con piacere in veste di giurato, è l’assegnazione, oltre che del premio principale, di 5 premi speciali decisi da 5 commissioni diverse ed indipendenti, rappresentanti ognuna una ben precisa categoria: giornalisti, enologi e viticoltori, sommelier AIS, assaggiatori ONAV, consumatori e ristoratori.

Veniamo ai vincitori del concorso: il già citato “Vigneto Fracia” si è aggiudicato non solo il “Grappolo d’Oro”, ma anche i premi speciali delle commissioni  enologi e viticoltori, e  consumatori e ristoratori. La commissione giornalisti ha premiato il Valtellina Superiore DOCG “Ortensio Lando” 2011 dell’Azienda Agricola Luca Faccinelli, la commissione  sommelier AIS ha scelto il Valtellina Superiore Grumello DOCG 2009 di Giorgio Gianatti mentre per gli assaggiatori ONAV la bottiglia migliore è stata il Valtellina Superiore Sassella DOCG “Rocce Rosse” 2005 di Ar.Pe.Pe.

Di seguito voglio presentarvi brevemente le 4 aziende premiate, dando un po’ più di spazio alla Nino Negri, in quanto vincitrice del 1° premio assoluto, raccontando brevemente i 4 vini vincitori, ricordando che per capire davvero i vini valtellinesi e tradurre quello che c’è nel bicchiere non c’è nulla di meglio che andare in Valtellina e fare una passeggiata nei vigneti.

Nino Negri – Chiuro (SO)

L’azienda viene fondata nel 1897 da Nino Negri, che sceglie come sede Castello Quadrio, costruito nella prima metà del ‘400 da Filippo Visconti per il condottiero valtellinese Stefano Quadrio. Nel 1927 entrò in azienda il figlio Carluccio, vero artefice dello sviluppo e della crescita qualitativa dei vini. Alla fine degli anni ’60 l’azienda viene acquistata dalla società svizzera Winefood, a cui subentra come proprietà nel 1986 il Gruppo Italiano Vini. Nel frattempo nel 1971  veniva assunto un giovanissimo enologo trentino: Casimiro Maule. Dopo quarantaquattro anni Casimiro è ancora in azienda, da molti anni ne è anche il direttore, diventando nel tempo forse il principale protagonista della storia del vino valtellinese. Nel 2007 ottiene il riconoscimento di Enologo dell’anno. Gli ettari vitati di proprietà sono 31, a cui si aggiungono gli oltre 170 ettari di conferitori seguiti da tecnici specializzati dell’azienda per garantire la qualità delle uve raccolte. La produzione è di circa 850.000 bottiglie, divise su 23 etichette. Parliamo ora del Vigneto Fracia

Valtellina Superiore DOCG “Vigneto Fracia” 2010

Vino vincitore del “Grappolo d’Oro” e dei premi speciali delle commissioni  enologi e viticoltori, e  consumatori e ristoratori.

E’ una Chiavennasca, che abbiamo gìa detto essere il Nebbiolo della Valtellina, in purezza, con un tasso alcolico del 14 %. Il nome deriva dall’omonimo vigneto, uno dei migliori cru della Nino Negri. E’ una vendemmia leggermente tardiva, effettuata a fine ottobre. Vinificazione in acciaio, affina per 20 mesi in  piccole botti di rovere francese di 2° passaggio, per passare poi in bottiglia per altri 6 mesi. La produzione è di 12.000 bottiglie.

Di colore rosso granato ma vivace, non spento, piace per i suoi profumi fini ed intensi, partendo dai petali di fiori appassiti, rosa e viola principalmente, proseguendo con la ciliegia ed i piccoli frutti di bosco. Un accenno di marasca sotto spirito ed una sottile nota balsamica. In seconda battuta si può riconoscere una lievissima nota agrumata ed una sensazione ematica. Chiude al naso una sottile speziatura dolce. In bocca è un vino caldo e rotondo, fruttato nella prugna, giustamente sapido, di buonissima persistenza. Eleganza ed equilibrio procedono di pari passo. Mi piace molto.

Prezzo in enoteca:  30-35 €

Gianatti Giorgio – Montagna in Valtellina (SO)

Giorgio è un piccolo vitivinicoltore, la sua produzione è infatti di 11.000 bottiglie, ottenute da 2,5 ettari di vigneto di proprietà, tutti nella zona del Grumello. Tre le etichette prodotte. Lui rappresenta la quinta generazione di viticoltori della sua famiglia: è stato il primo a imbottigliare i vini prodotti, annata 1983, mentre i suoi familiari  vendevano vino sfuso a privati, aziende ed in Svizzera. Nel 2009 ha inaugurato la sua nuova cantina. Io lo chiamo l’ “Uomo del Grumello”, perchè secondo me è tra i migliori interpreti, se non il migliore, di questo piccolo lembo di territorio valtellinese. In vigna segue i principi della lotta integrata, cercando anche in cantina di seguire le regole d’oro della storia viticola valtellinese, sempre però con un occhio al rinnovamento. Il vino premiato è il suo Grumello 2009

Valtellina Superiore Grumello DOCG 2009 

Vino scelto dalla commissione  sommelier AIS.

Nebbiolo in purezza, le cui uve provengono dal vigneto “Sassina”, che si sviluppa tra i 350 e i 450 metri s.l.m. Vendemmia manuale ad ottobre, dopo la vinificazione in acciaio matura per 18 mesi in botti di rovere, per poi riposare almeno 6 mesi in bottiglia. Tenore alcolico del 13 %. E’ il primo vino realizzato nella nuova cantina di Giorgio. La produzione è di 6.800 bottiglie.

Di colore intermedio tra il rosso rubino ed il rosso granato, profuma di piccoli frutti rossi maturi, tamarindo, pepe, cuoio e cannella. In bocca è caldo, rotondo e morbido. I tannini sono maturi, è di buona persistenza. Presente una nota alcolica appena sopra le righe. Complessivamente è un vino molto gradevole.

Prezzo in enoteca:  12-15 €

Ar.Pe.Pe. – Sondrio

La famiglia Pellizzatti si occupa di vino da sempre: vi sono documenti che testimoniano come già nel 1860 Giovanni Pellizzatti producesse vino e lo vendesse in Svizzera. Nel 1961 il nipote Guido inaugurò la nuova cantina. Il problema nacque alla morte di Guido: per problemi di eredità il figlio Arturo Pellizzatti Perego (al cognome paterno aveva deciso di aggiungere anche quello materno) fu costretto a vendere tutto al gruppo Winefood. Arturo anni dopo decide di tornare ad essere protagonista, producendo Nebbioli come piace a lui, di lungo invecchiamento: nel 1984 fonda così la nuova azienda, Ar.Pe.Pe. Arturo è stato di sicuro una delle figure  di riferimento dell’enologia valtellinese: la sua morte prematura nel 2004 ha fatto sì che a continuare la sua opera fossero i 3 figli, in primo luogo Emanuele, che si occupa dei vigneti e della cantina, poi Isabella per la parte commerciale ed infine Guido che segue la comunicazione. L’azienda ha 13 ettari di vigneti, produce 70.000 bottiglie all’anno divise su 8 etichette. Presento il Sassella Rocce Rosse 2005.

Valtellina Superiore Sassella DOCG “Rocce Rosse” 2005

Vino premiato dalla commissione degli assaggiatori ONAV.

Nebbiolo in purezza, prodotto in circa 12.000 bottiglie, gradazione alcolica del 13 %. Vendemmia il 22 ottobre, la vinificazione è in tini di legno. La maturazione avviene in botti da 50 hl per 4 anni, per passare successivamente in cemento ed infine in bottiglia. E’ in commercio da marzo del 2015.

Grande espressione della sottozona Sassella, nel bicchiere si presenta di colore rosso granato con riflessi aranciati. Al naso è estremamente fine e delicato, l’iniziale sottile nota eterea viene affiancata dalla frutta sotto spirito, dai fiori appassiti, dalle spezie e dal tabacco. Bouquet complesso e decisamente intrigante. In bocca è un vino elegante, vellutato ma deciso nella sua trama, dagli spunti tannici equilibrati, ancora fresco e destinato a procurare soddisfazione ancora per molti anni, sempre che si riesca a comprarlo e a non aprire la bottiglia !

Prezzo in enoteca:  35-40 €

Azienda Agricola Luca Faccinelli – Chiuro (SO)

Luca Faccinelli, dopo svariati lavori nel mondo del vino, soprattutto nel campo della comunicazione e delle pubbliche relazioni, decide di diventare produttore e fonda la sua azienda agricola nel 2007, acquistando 1,5 ettari di vigneto in località Dossi Salati, nella sottozona del Grumello. Si tratta di un unico vigneto, una striscia che parte dai 450 metri s.l.m. ed arriva fin quasi ai 700. Per quanto riguarda la vinificazione si avvale delle attrezzature e della consulenza di Aldo Rainoldi, titolare dell’omonima casa vinicola. La sua produzione è di 5.600 bottiglie di un’unica etichetta.

Valtellina Superiore DOCG “Ortensio Lando” 2011

Vino premiato dalla commissione giornalisti. L’etichetta è dedicata ad Ortensio Lando, filosofo e letterato che soggiornò in Valtellina, a Teglio, e che nel 1548 scrisse del vino valtellinese: “Essendo in Tilio, al presente detto Teio, d’onde ne hebbe il nome la valle, bevei di un vino …che credo fermamente ch’egli sia il miglior, che al mondo si beva”. L’immagine è di Enrico Della Torre, artista contemporaneo.

Realizzato con uve Nebbiolo e con piccole quantità dell’autoctona Rossola, ha una gradazione alcolica del 13 %. La produzione è di circa 5.600 bottiglie. Vendemmia manuale, vinificazione in acciaio. L’affinamento dura 14 mesi in piccoli fusti di rovere, a cui segue un breve periodo in acciaio inox, per concludersi in bottiglia.

Di colore rosso granato, al naso è fine e delicato, con una prevalenza di frutti rossi maturi, ciliegie e fragole, una sottile nota ematica, ma anche una piacevole speziatura dolce, penso alla liquirizia ad esempio. In bocca è elegante, di buon corpo, equilibrato, morbido e corretto nei tannini, persistente e con un piacevole retrogusto. E’ un vino che si beve volentieri.

Prezzo in enoteca:  16-18 €

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