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A Milano la “world cup” degli artisti del dolce

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Locandina

A Milano la “world cup” degli artisti del dolce

Adrenalina in gara. Ma il finale è sempre dolce: il salone internazionale Host Milano, a Rho Fiera, ospiterà il 24 e il 25 ottobre i Campionati Mondiali di Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria promossi dalla Fip (Federazione Internazionale Pasticceria) con il patrocinio di Expo. Una world cup in piena regola, con 16 nazionalità e tre prove in altrettante specialità: scultura in cioccolato e praline, scultura in zucchero e torta moderna, scultura in zucchero in pastigliaggio e monoporzione gelato. Sarà una giuria internazionale a decretare il vincitore, con criteri che non si esauriscono nell’estetica del dolce. A far pendere l’ago della bilancia sarà un mix di lavoro di squadra, abilità nei movimenti e pulizia del piano di lavoro durante la performance. E per gli appassionati di torte, l’evento raddoppia con la due giorni (26-27 ottobre) del Campionato mondiale di Cake Design.

Uno scontro di tecniche, e di gusto, che farà fronteggiare team asiatici (Emirati, Giappone, Thailandia), africani (Algeria e Tunisia), Sud America (Cile, Perù, Messico) e naturalmente l’Europa: Francia, Grecia, Spagna, Turchia, Austria, Polonia, Romania e i padroni di casa italiani, rappresentati dal trio Diego Mascia (31 anni), Paul Occhipinti (23) e Antonino Bondì (21), sotto l’occhio di due ex campioni del mondo come Cristian Beduschi e Rossano Vinciarelli. Sul versante Cake design, la palla passa alla 27enne Serena Sardone, «orgoglio femminile» della nazionale ed esperta di modelling delle torte.

Come si allena la “nazionale”. I trucchi del mestiere? La tecnologia

Come si stanno preparando gli azzurri? Secondo Roberto Lestani, presidente della Federazione Italiana Pasticceria Gelateria Cioccolateria, la metafora dell’allenamento è tutt’altro che inadatta. Perché di allenamento si tratta, dalla coesione di squadra ai tempi di realizzazione. Il coach, di fatto, «coordina tutte le attività (e sarà poi presente anche al campionato). Il compito dell’allenatore, oltre a quello del perfezionamento da un punto di vista della tecnica, è quello di far crescere un vero e proprio spirito di squadra: ogni componente deve essere sempre pronto a intervenire e a supportare il compagno». La Federazione non anticipa nulla sui trucchi del mestiere, dalla scelta degli ingredienti alla scalpellatura di statue di cioccolato che possono elevarsi fino a 180 centimetri. Ma Lestani non nasconde il ruolo che sarà giocato dalle tecnologie, una componente sempre meno accessoria tra praline, crema e strumenti artigianali.

«La pasticceria è sempre più legata alla tecnologia. Al Campionato avremo sicuramente grandi sorprese frutto dell’impiego di nuovi strumenti tecnologici che supporteranno i pasticceri nelle loro creazioni» dice Lestini. La partnership con aziende e fornitori farà il resto, con un’attrezzatura di ultima generazione per le 16 nazionali e una selezione di materie prime ad altissima qualità. Se poi si parla dei concept, il paragone è più sofisticato: Lestini parla della performance del pasticcere come di quella di «pittore o uno scultore, che infonde le proprie emozioni all’interno dell’opera su cui sta lavorando. I colori e le forme, infatti, sono il frutto dell’estro creativo e delle sensazioni che attraversano in quel momento lo spirito dell’artista».

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