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Tra pergole e giardini la voglia milanese di mangiar nel verde

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Ristoranti

Tra pergole e giardini la voglia milanese di mangiar nel verde

L’estate è ormai esplosa e, complice il caldo africano, anche in città torna la voglia di cenare nel verde. Negli ultimi anni a Milano il numero dei locali dove questo è possibile è cresciuto in modo esponenziale. Tra pergolati, cortili e giardini che fanno a gara per accogliere il cliente in una cornice lussureggiante non c’è che l’imbarazzo della scelta. Questa è la nostra selezione per il 2015.

Cominciamo dal cuore della “Vecchia Milano” dove in Via Brisa 15 troviamo La Brisa, ristorante dove il menù segue la stagionalità rinnovandosi di mese in mese per offrire sempre nuovi sapori da scoprire. Tipiche ricette lombarde, alcune condite da un pizzico di influenza iberica. Potrete scegliere tra piatti di pesce e di carne, ma anche proposte vegetariane da gustare nell’incantevole giardino. Aperto dal lunedì al venerdi pranzo e cena, chiuso il sabato tutto il giorno e la domenica a pranzo.

La Brisa ( foto Anna Battaini)

Appena fuori dalla prima cerchia dei Navigli, alle spalle della stazione di Porta Genova, immersa in uno splendido pergolato coperto di vite troviamo l’ Osteria del Binari, Via Tortona 1/3. Piatti tipici della cucina milanese ma non solo. E’ infatti possibile gustare un’ottima fiorentina oltre alle specialità di pesce. Sono aperti a pranzo e cena 7 giorni su 7.

Osteria Del Binari ( foto Anna Battaini)

Non proprio semplice da scovare, nascosto in fondo a un cortile ove si affacciano una serie di case da ringhiera a pochi passi dal deposito ATM, in Via Giovenale 7 scopriamo le Fonderie Milanesi, Una caccia al tesoro che vale davvero la pena perché, varcata la porta e attraversata la saletta interna, si ha l’impressione di ritrovarsi a miglia di distanza dalla città. Il menù varia ogni mese all’insegna della stagionalità. Aperti dal martedì al sabato dalle 19 alle 2

Fonderie Milanesi ( foto courtesy of Fonderie Milanesi)

All’interno di una vecchia cascina del 600, in Via Cuccagna 2, troviamo Un posto a Milano –dove lo chef Nicola Cavallaro e la sua brigata propongono una cucina caratterizzata dall’uso di prodotti di stagione provenienti per la maggior parte dal nord Italia e coltivati in modo etico.

Aperti da lunedì a sabato pranzo e a cena, domenica brunch e cena, e il martedì sera aperitivo agricolo.

Un posto a milano ( foto Erica Paolini courtesy of Un Posto a Milano)

Il menù scritto a mano in dialetto milanese – con traduzione per i non autoctoni – e la più grossa cotoletta “orecchia d’elefante”che si sia mai vista, sono due delle peculiarità del ristorante Al Garghet, in Via Selvanesco 36, alle porte di Milano. Nel XIII secolo “terra di mezzo” abitata dai monaci e dalle rane, al cui verso si deve il nome. Ora oasi per le buone forchette che amano cenare nel verde.  Aperto a cena da martedì a sabato dalle 19.30 alle 24 – la cucina chiude alle 22.30 – e la domenica pranzo e cena. In occasione di Expo quest’anno il ristorante rimarrà aperto anche tutto il mese di agosto.

Al Garghet ( foto courtesy of Al Garghet)

Rimaniamo alla periferia sud della città per spostarci in Via Ripamonti 298, dove troviamo le petit Jardin, l’ultima creatura di Lucio Nisi – il papà del Plastic, locale icona delle notti milanesi dal 1980.- Qui troviamo cucina tradizionale italiana da gustare all’ombra del glicine nel piccolo ma incantevole giardino botanico, che ospita più di 100 tipi di piante diverse. Aperto da martedì a sabato pranzo e cena, domenica brunch e cena, lunedì solo pranzo.

Le petit Jardin ( foto Anna Battaini)

A pochi metri di distanza, in Via Ripamonti 337,  si trova lo Shambala – paradiso all’aperto per gli amanti della cucina asiatica – tra alberi, ninfee, iris e gelsomini. Un misto di piatti tailandesi e vietnamiti con una buona scelta anche per i vegetariani. Sono aperti da lunedì a sabato dalle 19 alle 2, sabato e domenica anche a pranzo con il brunch per famiglie.

Shambala ( foto courtesy of Shambala)

Sempre Milano sud, ma questa volta in Alzaia Naviglio Pavese 286,  al confine tra campagna e città approdiamo a L’Erba Brusca. Un’oasi insolita, subito fuori dal perimetro cittadino, che sorge dove una volta c’erano le marcite e dove è ancora possibile trovare l’acetosella, da cui ne deriva il nome.

Circondato da un orto ricco di piante aromatiche, il regno della chef Alice Delcourt è il classico esempio di cucina “dal produttore al consumatore”. Aperti a pranzo e cena da mercoledì a domenica,  tutti i mercoledì sera musica jazz dal vivo.

Erba Brusca ( foto Michele Nastasi courtesy of Erba Brusca)

All’ombra dei nuovi grattacieli di Porta Nuova, in una palazzina primi novecento con un giardino affacciato su una delle principali arterie del quartiere Isola ci aspettano Il Ratanà e la tradizione gastronomica lombarda rielaborata nella cucina di Cesare Battisti. Qui le parole d’ordine sono qualità e stagionalità e il risultato è un menù che mette d’accordo tanto gli onnivori che i vegetariani. Aperti tutti i giorni dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.30 alle 23.30

Ratanà ( foto courtesy of Ratanà)

Spostandoci verso la zona est e al limitare del parco forlanini troviamo I Valtellina che, come si intuisce dal nome propone piatti della tradizione valtellinese, sempre fatti a mano, da gustare in un romantico giardino. Il giorno di chiusura è il venerdì, oltre che il sabato a pranzo. Gli altri giorni sono aperti dalle 12.30 alle 15 e dalle 19.30 alle 24.

I Valtellina ( foto courtesy of I Valtellina)

Non rimane che augurarvi “bon appetit” e sperare possiate gustarvi un po’ di fresco!

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