Dal Piemonte al Venezuela per produrre il gianduiotto, il più classico dei cioccolatini subalpini. Silvio Bessone, titolare di una fabbrica di cioccolato a Vicoforte, nei pressi di Mondovì (Cuneo), spiega che d’altronde in Venezuela va già a rifornirsi di cacao e, da tempo, tiene anche dei corsi di pasticceria.
Così ha conosciuto Jao Francisco Hernandez, il patriarca della famiglia a cui fa capo la Kko Real, azienda che produce semilavorati di cacao per la pasticceria. Hernandez ha assaggiato un gianduiotto piemontese e si è entusiasmato. Ed è nata l’idea di una joint venture per produrre il cioccolatino piemontese in America Latina. Con cacao venezuelano e nocciole Piemonte Igp. Ma anche con macchinari rigorosamente piemontesi, acquistati ad Alba.
A Natale i primi gianduiotti venezuelani
Macchinari che arriveranno a Guatire, a 40 km da Caracas, a settembre per produrre i gianduiotti già per Natale. Ma è solo l’inizio. Bessone sta anche curando per gli Hernandez l’allestimento di una linea di tavolette di cioccolato che avranno sempre il marchio dell’imprenditore monregalese. E sarà affiancata da una terza linea, destinata ai cioccolatini ripieni. Il tutto con macchinari rigorosamente italiani, per un investimento complessivo di 2 milioni di euro ed una capacità produttiva di 50 tonnellate all’anno solo per i gianduiotti. Destinati esclusivamente al mercato venezuelano.
40 temporary store in Giappone
Ma l’alleanza con Kko Real è destinata ad estendersi. Innanzi tutto al Giappone dove Bessone è presente da una decina d’anni con 40 temporary store in 20 città. E poi anche in Cina con un progetto che prevede l’apertura di alcuni punti vendita.
Complessivamente i mercati esteri rappresentano circa il 30% di un fatturato che si attesta intorno al milione di euro. Gli addetti, a Vicoforte, sono una ventina e l’attività di Bessone comprende, oltre alla fabbrica, anche una locanda, un ristorante ed un museo.
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