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Il Recioto della Valpolicella, piena tradizione veronese

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Andar per vini

Il Recioto della Valpolicella, piena tradizione veronese

Il Recioto della Valpolicella è uno dei simboli della tradizione vitivinicola veronese: vino passito rosso dolce, padre dell’Amarone, che si ottiene con le uve Corvina Veronese (Cruina o Corvina), Corvinone e Rondinella, a cui se ne possono aggiungere altre in misura minore. La zona di produzione è una delle più belle del Veneto: la suggestiva fascia pedemontana e collinare che va dal lago di Garda fino a lambire la provincia di Vicenza.

L’origine del nome non è del tutto certa: i latinisti pensano a “racemus”, grappolo, o a “recis”, che nel latino medioevale indicava i grappoli staccati ed appesi, altri pensano “recia”, termine del dialetto veronese per indicare l’orecchia, perchè solo la parte più alta del grappolo accedeva al processo di appassimento. Dal punto di vista storico è il figlio dell’Acinatico, vino dolce di cui parla nel VI secolo d.C. Cassiodoro in una lettera ai senatori del Canonicato Veneziano: «un vino puro, dal colore regale e dal sapore speciale. Potresti definirlo un liquido carnoso o una bevanda mangiabile». Si ottiene dall’appassimento in fruttai per 100-200 giorni di uve selezionate con estrema cura in vigna; la fermentazione viene arrestata per mantenere il caratteristico residuo zuccherino. E’ un tipico vino da dessert e meditazione, abbinabile anche a formaggi erborinati. Si può servire anche fresco e magari con l’aggiunta di ghiaccio, che ne attenui la percezione alcolica: questo potrebbe aprire la strada a nuove metodologie di consumo, che possano rendere il recioto gradevole non solo come vino da fine pasto, ma anche come aperitivo.

Di seguito vi racconto 2 piccole aziende della Valpolicella che si distinguono per il loro Recioto.

Secondo Marco – Fumane (VR)

Marco Speri, mio coetaneo, rappresenta la quinta generazione di vitivinicoltori della sua famiglia. Nel 2008 ha deciso di voler camminare da solo, per fare i vini che piacciono a lui, creando la sua azienda, proprio nel centro della Valpolicella Classica, a Fumane, in una zona argillosa-calcarea e ben ventilata. I suoi vigneti, circa 15 ettari, di cui poco meno di 11 in produzione, sono caratterizzati per l’utilizzo dell’originale pergoletta a Y come forma di allevamento. La produzione di Marco è per ora di circa 50.000 bottiglie, ripartite sulle 4 tradizionali tipologie di vino rosso veronese: Valpolicella, Valpolicella Ripasso, Amarone ed il “nostro” Recioto. Marco si avvale della consulenza enologica del noto enologo toscano Attilio Pagli: da non trascurare il contributo di papà Benedetto che, nonostante gli anni, è sempre presente in azienda, anzi, chiacchierando con Marco, mi sono reso conto che lui vive «in stato di perenne ispezione da parte del babbo !».

Ho goduto del suo Recioto 2011.

Recioto della Valpolicella DOCG Classico 2011

E’ ottenuto da uve Corvina Veronese al 60 %, Corvinone al 10 %, Rondinella al 25 % e altre uve autoctone al 5 %. La produzione è di 2.000 bottiglie, con tenore alcolico del 14,5 %. Dopo la vendemmia manuale, vi è l’appassimento dei grappoli per circa 140 giorni. La fermentazione  dura 20 giorni con macerazione sulle bucce. Affinamento per 18 mesi in botti da 6 hl a cui seguono 6 mesi in bottiglia.

Nel bicchiere si presenta di colore rosso rubino di media intensità. Al naso, dopo una nota di volatile gradevole e anticipatrice di una buona acidità, siamo impressionati dai petali di viola,  dall’amarena e dalla confettura di frutti rossi. Ecco la mela cotogna, il cioccolato, le spezie dolci ed anche il pepe nero. Lo assaggio con curiosità e ne apprezzo la coerenza, la piacevolezza, la balsamicità che ne accompagna la freschezza. E’ morbido, avvolgente, delicatamente tannico: il secondo bicchiere si riempie automaticamente.

Prezzo in enoteca: 35-40,00 Euro

Roccolo Grassi – Mezzane di Sotto (VR)

L’azienda nasce nel 1996 e prende il nome dal mappale che identifica il miglior cru. E’ condotta da Marco Sartori con la sorella Francesca e papà Bruno. Bruno faceva vino già negli anni ’70, soprattutto vini bianchi d’annata, giovani e freschi. Il progetto Roccolo Grassi nasce dal desiderio di Marco di fare vini diversi, capaci di evolvere nel tempo, con grande attenzione in vigna, praticando ad esempio pratiche di diradamento che negli anni precedenti erano piuttosto inusuali. I vigneti occupano una superficie di 14 ettari, non tutti nella Valpolicella: una parte nel Soave, tanto che, tra le 5 etichette prodotte troviamo, oltre a un Amarone, a un Valpolicella Superiore e ad un Recioto, anche un Soave e un Recioto di Soave. La produzione, variabile a seconda dell’annata, si attesta sulle 50.000-53.000 bottiglie.

Marco è enologo e, chiacchierando sulle difficoltà di gestire un’azienda familiare, mi ha raccontato di essere molto fortunato, perchè Bruno, il papà, non ha ostacolato in nessun modo il “passaggio di consegne”, anzi, al contrario ha voluto facilitare in tutti i modi il ricambio generazionale. Ho assaggiato l’ultimo Recioto che ha prodotto, il 2009: negli anni successivi Marco non riteneva le uve all’altezza del suo standard. Speriamo che il 2015 sia la volta buona !

Recioto della Valpolicella 2009

Le 2.500 bottiglie da 375 ml prodotte hanno un tenore alcolico del 15 %. Le uve usate sono : Corvina al 60 %, Corvinone al 15 %, Rondinella al 15 % e Croatina al 10 %. Vendemmia a metà settembre, appassimento naturale e pigiatura delle uve a metà febbraio. La fermentazione inizia in acciaio e finisce in barrique, dove affina per 18 mesi, a cui seguono 24 mesi in bottiglia. Versato nel bicchiere è denso e carico nella sua tonalità rosso rubino. Emozionante il bouquet: una tenue volatile, petali di rosa caduti con delicate violette, piacevole passeggiata tra i frutti del sottobosco, accompagnati da freschezza e balsamicità. Ed ecco le spezie, la cannella, il tamarindo ed il chiodo di garofano, che dire poi delle tostature del caffè ? Ampio ed elegante, tanto che di sicuro ho dimenticato qualcosa, in bocca ti sfiora dolcemente per poi conquistarti, delicato nei tannini, piacevole e persistente.

Prezzo in enoteca: 33-35,00  Euro

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