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Xylella: domani Bruxelles decide sugli espianti - Rischio ecatombe ulivi in Puglia

Xylella fastidiosa è il batterio che sta decimando gli ulivi della Puglia. Una fitopatia finora sconosciuta in Europa e originaria dell’America Centro Meridionale. Al punto che la Procura di Lecce ha aperto un’indagine proprio per capire come la malattia abbia potuto attecchire in Italia.

Il batterio diffuso nei campi da un insetto vettore, aggredisce la pianta portandola alla totale essiccazione al punto che non è possibile alcuna terapia rivitalizzante e l’unica possibilità che resta è quella dell’estirpazione.

In Puglia espianti proibiti dalla legge regionale

Gli ulivi pugliesi però spesso superano il secolo di vita, hanno un grande valore paesaggistico e il loro espianto è addirittura vietato da una legge regionale. Anche per questo le prime eradicazioni di piante infette sono avvenute fra le proteste di produttori e associazioni ambientaliste.

Embargo francese ai prodotti pugliesi

Ma i problemi non sono solo in Italia. La Francia nelle scorse settimane, per il timore che la malattia si potesse estendere ai propri vigneti, ha imposto unilateralmente un embargo nei confronti di tutti i prodotti vegetali provenienti dalla Puglia. Salvo poi scoprire, appena qualche giorno più tardi, il batterio della Xylella fastidiosa in una pianta di caffè ornamentale proveniente dal Costarica e giunta attraverso il porto di Rotterdam al mercato di Rungis, alle porte di Parigi.

Domani Bruxelles decide

In Italia si chiede a gran voce l’intervento Ue per aiutare produttori olivicoli e vivaisti colpiti dalla batteriosi e per rafforzare i controlli alle frontiere Ue. Bruxelles si dice pronta a intervenire ma fra le ipotesi allo studio prevede anche l’espianto non solo degli ulivi malati ma anche di tutte le piante nel raggio di 100 metri dall’albero infetto. Un’ipotesi che se approvata porterebbe a una vera e propria ecatombe negli uliveti. La decisione a Bruxelles i prossimi 27 e 28 aprile.

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