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La Bottega dell'Alpe: e-commerce di prodotti d'alta quota

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Storie di eccellenza

La Bottega dell'Alpe: e-commerce di prodotti d'alta quota

Diciotto produttori, destinati a raddoppiare entro la fine del mese prossimo, e 150 prodotti enogastronomici delle Alpi piemontesi acquistabili in rete. Nasce www.bottegadellalpe.it, il primo sito di e-commerce del cibo della montagna piemontese promosso dall’Uncem regionale in collaborazione con PieMonti Risorse e con il sostegno della Camera di commercio di Torino e della Fondazione Crc.

Un’iniziativa che ha come slogan “Compra in valle, la montagna vivrà” e che cerca di offrire un’opportunità in più ad un territorio in forte difficoltà. Soprattutto per quanto riguarda le vallate ed i paesi con minor vocazione turistica o con minori investimenti destinati al turismo.  Così è nata l’idea di creare un negozio virtuale di prodotti della terra alpina e dell’artigianato locale di qualità. Coinvolgendo piccole e piccolissime imprese che avranno la possibilità di farsi conoscere, tramite il sito, in tutta Italia.

Una rete di piccoli produttori

Ma si tratta solo del primo passo perché l’obiettivo è di coinvolgere altri produttori dell’intero arco alpino in un progetto aperto a tutte le Terre Alte. Chi aderirà all’iniziativa e si assocerà a Bottega dell’Alpe potrà utilizzare il marchio sui prodotti e la vetrina offerta dal portale. Sul sito si potranno acquistare i prodotti che verranno recapitati a casa tramite corriere.

150 prodotti, da distillati a formaggi

Per il momento, tra i 150 prodotti figurano formaggi, vino, distillati, carni, succhi di frutta, biscotti, marmellate, miele, verdure, salse, condimenti, tisane, birra. Ma sul bancone virtuale compaiono anche prodotti di design in legno, libri dedicati alla montagna, ricette tradizionali. L’Uncem si occuperà anche della promozione del sito mentre Comunità montane e Comuni possono segnalare i produttori migliori e che non hanno la possibilità di crearsi e di gestire un proprio sito e-commerce.

In questo modo si tenta di arginare l’impoverimento della montagna, alle prese con tagli di risorse e con crescenti imposizioni che arrivano dall’esterno dei territori alpini e che non tengono minimamente conto delle peculiarità delle Terre Alte. Con il risultato di ridurre le aree coltivate o destinate all’allevamento ed inevitabile spopolamento delle aree più marginali.

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