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Raddoppia il vigneto del carcere di Gorgona, ora si cerca tutor per il…

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Vino

Raddoppia il vigneto del carcere di Gorgona, ora si cerca tutor per il formaggio

Il blend, Vermentino e Ansonica, è variabile come il tempo che su quest’isola-carcere dell’arcipelago toscano a un’ora da Livorno sembra sempre sul punto di cambiare: sole, vento e pioggia si rincorrono su roccia di granito e macchia mediterranea. Al terzo anno di produzione (la vendemmia 2014 uscirà tra pochi mesi) il bianco “Gorgona” firmato FresIcobaldi – frutto del lavoro in vigna e in cantina dei detenuti che chiedono di scontare la pena (deve essere definitiva e non superiore a dieci anni) sull’isoletta abitata d’inverno solo da un’anziana signora – si prepara al raddoppio.

In questi giorni è in corso l’impianto del secondo ettaro di vigneto, tutto a Vermentino, che segna il decollo del progetto avviato dalla casa vinicola toscana col ministero della Giustizia e destinato, probabilmente, ad allargarsi oltre il vino.

Il fatto di avere il traino, e le competenze, di una grande azienda del settore (Frescobaldi ha ‘delegato’ i propri tecnici a seguire la produzione, ha comprato le barbatelle, messo a disposizione un trattore, affiancato i detenuti nella vendemmia, l’ultima fatta grappolo grappolo durante l’arco di 45 giorni per cogliere la perfetta maturazione delle uve) può infatti dare gambe e forza al progetto che punta a far acquisire ai carcerati competenze ‘spendibili’ una volta finita di scontare la pena.

E’ anche per questo che i detenuti (sull’isola ce ne sono una sessantina) si alternano nel lavoro in vigna e in cantina, pagati (l’obbligo di remunerazione è previsto dalla legge) da Frescobaldi come gli stagionali impiegati nelle proprie tenute in terraferma.

Ma se il vino ha ora un ‘tutor’ d’eccellenza, non è così per le altre attività che i detenuti svolgono sull’isola di Gorgona, dalla produzione di formaggio nel piccolo caseificio in cima alla collina all’allevamento di bovini e caprini, fino alla produzione di miele e olio (mentre è tramontata l’attività di acquacoltura). E’ per questo che dal ministero hanno già fatto capire a Lamberto Frescobaldi, presidente dello storico gruppo vinicolo che ha chiuso il 2014 con 85 milioni di ricavi (+5%) e il 30% di margine operativo lordo, che sarebbero molto contenti di ‘affidargli’ anche il piccolo caseificio. Nel frattempo Frescobaldi si concentra sul progetto vinicolo: “Nell’annata 2012 abbiamo fatto 2.700 bottiglie di Gorgona – spiega Lamberto mentre controlla la nuova vigna dell’isola – il 2013 ha dato 2.600 bottiglie, con l’etichetta firmata da Andrea Bocelli, e il 2014 di prossima uscita ne darà 3.200, per le quali c’è già grande attesa e richieste provenienti da India, Giappone, Russia. Gran parte delle bottiglie, però, rimarrà in Italia, come negli anni passati. Questo vino costa al pubblico dai 60 ai 90 euro, ma chi apre una bottiglia deve farlo con rispetto e sacralità, perchè dentro ci sono impegno, gioia, sofferenza e lacrime”. Quei sentimenti che il direttore del carcere della Gorgona, Carlo Mazzerbo, ‘vede’ ogni giorno nei detenuti, mescolati ai sentimenti ugualmente forti della polizia penitenziaria in servizio in questa struttura ‘speciale’.

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