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Gusto di Francia, omaggio planetario alla cucina d'Oltralpe

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Gusto di Francia, omaggio planetario alla cucina d'Oltralpe

Per la Francia il cibo ed i vini rappresentano, non da oggi, un patrimonio culturale ed economico. Riconosciuto anche dall’Unesco e che serve come grimaldello per conquistare mercati in ogni parte del mondo e per ogni genere di prodotto. Il progetto Gôut de France-Good France, nato da un’idea di Alain Ducasse, diventa dunque una sorta di biglietto da visita planetario del “fabriqué en France”. Giovedì 19 marzo, in contemporanea in ogni parte del mondo (compatibilmente con il fuso orario), 1.500 cuochi di altrettanti ristoranti si confronteranno con la cucina dell’Esagono.

Un omaggio alla cucina d’Oltralpe

Ciascuno libero di interpretarla secondo il proprio gusto e la propria sensibilità, ma con alcuni punti fermi per rispettare la logica del menu francese. Dunque aperitivo transalpino, un antipasto caldo ed uno freddo, pesce o crostacei, carne o pollame, formaggi francesi, dessert al cioccolato. Il tutto accompagnato da vini francesi e concluso dai digestivi transalpini. Totale la libertà di presentare i piatti, coniugandoli secondo le tradizioni locali. D’altronde saranno estremamente differenti i 1.500 locali che partecipano all’iniziativa. Ristoranti stellati e trattorie, bistrot e locande tradizionali. Tutti impegnati in una sorta di viaggio nella cucina francese sulla scorta dell’idea lanciata da Auguste Escoffier nel 1912 con i Dîners d’Épicure, lo stesso menu, lo stesso giorno, in varie parti del mondo.

Il 5% dei ricavi a una Ong locale

Cent’anni dopo i partecipanti sono aumentati. Con una folta presenza di ristoranti italiani, da Torino a Palermo, da Milano a Rovigo: grandi città e piccoli paesi, locali specializzati nella carne o nel pesce, eleganti o alla portata di tutte le tasche. E tutti i locali, al di là del prezzo che imporranno, sono invitati a devolvere il 5% dei proventi ad una Ong locale che si occupi di ambiente e salute. Ma non solo i ristoranti partecipano all’iniziativa: anche le ambasciate di Francia aprono i propri saloni per far conoscere la cucina dell’Esagono. Perché le ambasciate di Parigi sono impegnate da sempre nella promozione del Paese e l’iniziativa del Gusto di Francia servirà non solo per far conoscere il cibo ed i vini d’Oltralpe, ma anche per promuovere il turismo legato alla convivialità, al benessere, al rispetto del territorio. Non a caso il 60% dei turisti che visitano la Francia ritengono la cucina come uno fattori di maggiore attrazione nel Paese.

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