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Sai cosa mangiare prima di metterti alla guida? Mettiti alla prova con il test

Trattorie per camionisti addio. Oggi l’alta cucina si rivolge agli autotrasportatori. Perché anche dalla qualità del pasto dipende la sicurezza sulla strada. (Per tutti, in fondo all’articolo il link al test)

“Il perfetto stato psico-fisico del guidatore è, infatti, una condizione necessaria per garantire la sicurezza stradale, ancor di più se al volante di un truck da oltre sei tonnellate”, spiega Vadim Odinzoff, press relations specialist di Mercedes-Benz Italia che da anni è impegnata in un approccio multidisciplinare volto alla riduzione del numero e delle conseguenze degli incidenti veicolari.

Così è nato il progetto di ‘ricette d’autore’ affidato a Davide Oldani, celebre chef stellato, nonché ambasciatore di Expo2015, ma soprattutto portabandiera della cucina pop e da anni testimonial della casa automobilistica. “Finora le ricette proposte sono due, frutto dell’esperienza e della maestria di Oldani: insalata di spaghetti cacio e pepe al profumo di limone, e verdura e frutta autunnale arrostita – precisa Odinzoff. Ma questo è solo un primo passo, che intendiamo sviluppare ulteriormente per aiutare i nostri clienti a tutto tondo, non solo per quanto riguarda la sicurezza dei mezzi”. Apprezzeranno i camionisti? Difficile dirlo, anche perché al momento i piatti sono disponibili solo a livello teorico, ovvero non ci sono accordi con punti di ristorazione, privata o commerciale, per realizzarle e offrirle al pubblico.

Il nutrizionista Pierpaolo Pavan, docente universitario e dirigente responsabile del servizio igiene degli alimenti e della nutrizione Asl 17 Este (Pd) conferma. “E’ vero, chi deve guidare per molte ore – auto, treno o aereo che sia -, dovrebbe prestare molta attenzione alla propria alimentazione. Spesso si sottovaluta questo fattore, che invece non è affatto secondario: il processo di digestione di un pasto influisce sulla nostra capacità di concentrazione e di reazione. Anche il peso e la circonferenza dell’addome sono importanti: chi ha molto grasso addominale, generalmente riposa male ed è quindi più soggetto a colpi di sonno”. Tutti fattori che, appunto, possono influire sulla sicurezza stradale. “Non solo gli autotrasportatori, quindi, ma anche agenti di commercio, rappresentanti, chi per lavoro o per diletto deve affrontare viaggi lunghi o brevi, dovrebbe curare maggiormente la qualità dei pasti, prima di mettersi alla guida. Così come la propria forma fisica. Ricordiamo, infine, che la digeribilità di un pasto è legata al 50% dalle dosi che ingeriamo e per il restante 50% dai nutrienti, dalla cottura e dalla nostra abitudine a certi cibi”.

Ecco quindi qualche consiglio per chi si deve mettere alla guida dopo pranzo, per lavoro o per svago.

Masticazione. Una buona digestione comincia proprio in bocca. E’ importante fare bocconi piccoli, in modo da spezzare il più possibile il cibo con i denti. Sarà così più facile per i nostri enzimi separare i nutrienti. Oltre a ridurre l’ingestione di aria, concausa di pesantezza. Da preferire le consistenze liquide (zuppe, minestre…) che accorciano i tempi di digestione.

Quantità. Sempre meglio rimanere leggeri: più che la qualità è la quantità a renderci indigesto un pasto. Via libera a un cioccolatino a fine pranzo, quindi, purché non si sia ecceduto nelle porzioni delle portate precedenti.

Cottura. Meglio preferire cibi ben cotti, ma senza esagerare. Fritti e brace andrebbero evitati: i primi perché i grassi cotti sono indigesti, la seconda perché le parti carbonizzate sono dannose. Molti alimenti, poi, anche quelli solitamente considerati ‘pesanti’, acquistano digeribilità con la cottura: un uovo sodo impiega 1,5 ore a lasciare lo stomaco, crudo ci impiega circa due ore, fritto addirittura tre.

Tipologia di alimenti. Tutto può essere consumato, nelle giuste quantità. Prediligere carboidrati, frutta e verdura che sono più facilmente digeribili. Meglio evitare, però, aglio, cipolla e latte che possono rallentare la digestione, specie se non si è abituati. La digeribilità di un alimento, infatti, è legata anche alla consuetudine al consumo. Consigliata la pasta, perché composta da zuccheri a basso indice glicemico. Stare attenti a proteine e grassi.

Condimenti. E’ preferibile l’olio crudo, più leggero, evitando i grassi cotti: meglio, per esempio, un risotto leggero di una pasta con panna e speck, ricca di grassi saturi.

Alcol. Assolutamente bandito. Anche in piccole quantità, perché rallenta i tempi di digestione e altera i tempi di reazione.

Orari. Non saltare i pasti, ma rispettare la ripartizione durante la giornata. E con porzioni ridotte.

Emozioni. Lo sapete che le forti emozioni o quelle sgradevoli incidono sulla  digestione? Forse non ci avete fatto mai caso, ma è così. Bandite quindi arrabbiature e pensieri negativi, e non solo per la digestione.

Attività fisica. Come i piloti di Formula Uno fanno una buona preparazione atletica, così chi guida abitualmente e per lungo tempo deve avere una buona forma fisica. Consente di tenere una corretta postura, evitando traumi alla colonna, e mantiene l’attenzione vigile.

Tutto chiaro? Allora mettetevi alla prova. Seguendo i suggerimenti del nutrizionista abbiamo costruito il test per sapere se siete davvero pronti a prendere il volante dopo pranzo. VAI AL TEST

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