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Montepulciano 50 anni del consorzio ed export all'80%

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Vino

Montepulciano 50 anni del consorzio ed export all'80%

La denominazione del Vino Nobile di Montepulciano è in ottima salute e guarda al futuro con grandi prospettive, poiché stanno per essere completati i lavori alla Fortezza cittadina che ospiterà prossimamente il Consorzio ed una eno-oliteca: si presenta con questo annuncio durante le Anteprime dei vini di Toscana, un territorio che si è sempre distinto per la grande vitalità nel creare attenzione attorno ai suoi prodotti.

Apertura al pubblico

Quest’anno, per esempio, la decisione di aprire la kermesse vinicola al pubblico finale, che ha potuto così assaggiare il Rosso di Montepulciano 2013, Vino Nobile Montepulciano 2012, la Riserva 2011 oltre alle selezioni. Banco di prova superato per il 2012, annata classificata a 5 stelle, che ha fornito vini di bella eleganza, mentre il 2011, annata a 4 stelle, riesce a ben figurare. Nel corso della due giorni poliziana, è stato dato l’annuncio della classificazione della vendemmia 2014, che ha ricevuto le 3 stelle.

Cinquant’anni di Consorzio

Il 2015 è un anno importante per Montepulciano, che festeggia i 50 anni del Consorzio, nato nel novembre 1965, ad opera di nove viticoltori, diventati nel frattempo 75, con prospettive importanti per il futuro. Il mercato del vino genera un fatturato di circa 65 milioni di euro, suddiviso tra gli oltre 7 milioni di Nobile nelle vare tipologie e i circa 3 milioni di bottiglie di Rosso, tipologia cresciuta del 24% rispetto al 2013 : l’export è ancora salito rispetto al passato, toccando quota 80%, valore mai raggiunto nel passato.

Germania primo mercato

Il mercato di riferimento è la Germania, che assorbe il 44,2% del totale delle esportazioni, seguita dagli Stati Uniti con il 17,8%, la Svizzera con l’8,1 e il Benelux con l’8%. In Italia il consumo è estremamente localizzato, con la Toscana che si assesta al 47%, al quale si aggiunge il 13% di vendita diretta nelle aziende. Tra gli aspetti più curiosi da notare, l’attenzione dei produttori alle nuove forme di comunicazione: secondo un’indagine, l’80% delle aziende dispone di un profilo Facebook mentre gli altri social come Twitter, Pinterest Instagram sono impiegati da circa 1/3 dei produttori.

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