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Ecco l'Internet of Food: come fare business sul cibo con le nuove tecnologie

Nel terzo millennio il cibo prima di arrivare sulle nostre tavole, “viaggia” attraverso la rete web e questo passaggio – ormai obbligato – ha fatto nascere un nuovo settore dell’economia: l’Internet of food.
A capire più rapidamente degli altri le enormi potenzialità di questo nuovo comparto sono stati quelli di Milano Cucina che nel giro di due anni hanno messo in piedi Seeds&Chips, il primo Salone internazionale (in programma a Milano dal 26 al 29 marzo prossimi al Centro congressi MiCo) dedicato a tutte quelle imprese e startup che col cibo ci lavorano e che, allo stesso tempo, hanno deciso di innovare il loro modus operandi, digitalizzandolo.

E’ l’Internet of Food, bellezza

Il punto di partenza per Marco Gualtieri, fondatore e ideatore di Milano Cucina e del format Seeds&Chips, è stato la constatazione che ormai tutti i livelli della filiera alimentare sono costretti a confrontarsi con le nuove tecnologie. Dalla produzione agricola, passando per la trasformazione, la distribuzione, fino alla somministrazione, i modelli di business stanno cambiando alla velocità della luce rivoluzionando il mondo dell’agroalimentare. “Il nome ‘Seeds&Chips’ – spiega Gualtieri – lo abbiamo scelto proprio perché rende bene l’idea dell’agricoltura (seeds, semi) che abbraccia la tecnologia informatica più avanzata (chips)”. Non solo. Il Salone si rivolge anche a chi il cibo lo racconta: spazio dunque ai media e a tutto ciò che ruota intorno al mondo dell’informazione dedicata al settore: dalle guide ai portali, dagli hackathon al food patenting.

Il calendario degli eventi a Seeds&Chips

Tanti gli appuntamenti nell’agenda, fittissima, del Salone, tra cui seminari, workshop, incontri, con al centro sempre il cibo. In particolare verranno affrontati il problema dell’aiuto ai Paesi in via di sviluppo, il tema del legame con il territorio, della lotta agli sprechi e quello della tracciabilità. Fra gli argomenti ai quali verrà data maggiore attenzione ci sarà lo sviluppo delle colture idroponiche, perché “in un mondo che nel volgere di meno di dieci anni si avvia ad avere 8 miliardi di abitanti – sottolinea Gualtieri – la necessità di trovare nuove vie per rendere l’agricoltura più sostenibile diventa di fondamentale importanza”. Le prime due giornate del Salone saranno dedicate al business to business e le altre due al business to consumer.

Più sostenibilità grazie alla tecnologia

Insomma l’obiettivo di Seeds&Chips è quello di mettere a disposizione degli operatori il maggior numero di soluzioni innovative per “promuovere – spiega ancora Gualtieri – e migliorare il lavoro di milioni di agricoltori, coltivatori, produttori, ristoratori e professionisti del settore”. “Attraverso la tecnologia – continua – si stanno sviluppando metodi di produzione del cibo più sostenibili e più efficienti, capaci di garantire maggior produttività e minor impatto ambientale, pur utilizzando le stesse risorse. La sicurezza, la lotta allo spreco e il diritto al nutrimento, tematiche calde che ci avvicinano alla mission di Expo 2015, trovano un nuovo alleato nell’innovazione tecnologica. Per questo abbiamo scelto di organizzare a Milano il primo salone internazionale dedicato alle realtà digitali che operano nel settore”.
Finito il Salone e finito anche l’Expo, Seeds&Chips non chiuderà i battenti, ma continuerà a operare in pianta stabile, sempre a Milano, all’interno di “Copernico”, la nuovissima smart business city costruita dalla Halldis a due passi dalla Stazione Centrale e che è diventata operativa proprio in questi giorni. “L’ambizione – chiosa con una punta d’orgoglio Gualtieri – è quella di far diventare Milano la capitale mondiale dell’Internet of food”.

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