Food24

Allarme miele: produzione nazionale dimezzata nel 2014

  • Abbonati
  • Accedi
in Primo Piano

Allarme miele: produzione nazionale dimezzata nel 2014

  • –di food24

È allarme miele. La produzione nazionale di miele di acacia, castagno, agrumi e mille fiori – 75mila apicoltori, con 1,1 milioni di alveari e un giro d’affari stimato di 70 milioni di euro – è quasi dimezzata (-50%) e si moltiplicano i furti nelle campagne, dove vengono sottratti addirittura gli alveari. Lo denuncia Coldiretti: a tagliare il raccolto “è stato il clima ma anche l’arrivo in Italia dell’insetto killer delle api, Aethina tumida, che mangia il miele, il polline e, soprattutto la covata annientando la popolazione di api o costringendola ad abbandonare l’alveare”.

L’anagrafe delle api

Il furto degli alveari oltre a provocare un grave danno economico rischia di alimentare attività illegali. Anche per combattere questi fenomeni il 19 gennaio è diventata operativa l’anagrafe delle api, con la possibilità, per gli apicoltori, di registrarsi sul portale del Sistema informativo veterinario accessibile dal portale del ministero della Salute al quale potranno accedere operatori delle Asl, aziende e allevatori per registrare la attività, comunicare una nuova apertura, specificare la consistenza degli apiari, il numero di arnie o le movimentazioni per compravendite.

Nel frattempo, in parallelo al crollo dei raccolti nazionali ha fatto seguito l’aumento del 17% delle importazioni dall’estero di miele naturale (dati Istat relativi ai primi 9 mesi del 2014).

Due barattoli su tre di miele straniero

Il risultato – denuncia la Coldiretti – è che in Italia due barattoli di miele su tre venduti nei negozi e supermercati contengono in realtà miele straniero. “Più di 1/3 del miele importato proviene dall’Ungheria e quasi il 15% dalla Cina ma anche da Romania, Argentina e Spagna dove sono permesse coltivazioni Ogm, senza che vi sia alcuna indicazione in etichetta”.

Il miele prodotto in Italia è tuttavia riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria. La parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’Unione europea, l’etichetta deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della CE”; se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della CE”, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della CE”.

© Riproduzione riservata