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Mangiare con gli occhi. Ecco gli orologi con i piatti dei grandi chef

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Mangiare con gli occhi. Ecco gli orologi con i piatti dei grandi chef

E’ giunta l’ora di mangiare. E’ proprio il caso di dirlo, dal momento che grazie alla pura passione per gli orologi da parte di Giancarlo Maffi, è nato di recente il brand ExtraWatches. Aveva appena sei anni, Maffi, quando suo padre gli donò un Girard-Perregaux solotempo in acciaio dalla cassa rettangolare con un quadrante molto particolare, color carta da zucchero quasi irripetibile. Da lì in poi la sua vita è stata segnata dalle lancette che lo hanno portato fino a lavorare per Tobacco International, oggi Richemont, impegnato sul marchio Le Must de Cartier. Un percorso professionale che lo ha fatto incontrare con Roberto Cella, straordinario esperto del settore e profondo conoscitore del mondo dei segnatempo. E’ lui il secondo pilastro di ExtraWatches a cui si sono aggiunti nella compagine societaria, Fulvia Marziale e Carlo Fontana, quest’ultimo imprenditore dell’orologeria, titolare della G.t.f, storica azienda produttrice di casse e bracciali per le più note manifatture di alta orologeria e socio del brand TCM.

“Il tempo per noi è un’unità di misura della sperimentazione – spiega Giancarlo Maffi, che prosegue: “la nostra gamma propone oggetti unici, da indossare e da collezionare che indagano e raccontano la fantasia, le emozioni e i sensi, da molteplici punti di vista. ExtraWatches è la voglia di costruire nuove sfide culturali, un viaggio alla ricerca della creatività intesa come fusione di nuovi linguaggi espressivi. La particolarità di questi segnatempo sono i quadranti, che vengono realizzati manualmente da Riccardo Zannetti, maestro di lacche e smalti, la cui base è un fossile di mammut, che offre un effetto madreperla prestandosi a ogni elaborazione con molta duttilità. Per questo motivo ogni orologio è un esemplare unico, dal momento che ciascun quadrante viene realizzato a mano. Si tratta di una serie di dodici pezzi ideati per celebrare altrettanti chef noti, prodotti in 100 esemplari ciascuno e venduti a 3800 euro. L’orologio, battezzato Montre for Chef, è dotato di movimento svizzero Unitas meccanico a carica manuale e la cassa è in acciaio del diametro di 44 mm. Al polso può essere assicurato, a scelta, con due cinturini entrambi in vitello stampato, uno di colore nero, l’altro in un colore che sposa le tonalità predominanti del piatto riprodotto sul quadrante. Il certificato di garanzia che lo accompagna riporta il numero di serie di ogni pezzo”.

Protagonisti dei “volti” dei Montre for Chef, sono appunto dodici grandi cuochi, come Massimo Bottura, dell’Osteria Francescana di Modena, Antonio Cannavacciuolo, del Villa Crespi di Orta, Moreno Cedroni, del Ristorante Madonnina del Pescatore di Senigallia, Enrico e Roberto Cerea, del ristorante da Vittorio di Brusaporto (BG), Ciccio Sultano, del Duomo di Ragusa Ibla, Andrea Aprea, del ristorante Vun di Milano e Igles Corelli del ristorante Atman. Poi, i Costardi Bros del Christian e Manuel dell’Hotel Cinzia di Vercelli, Nino Di Costanzo, chef del ristorante Il Mosaico di Ischia, Vito Mollica del Plagio dell’Hotel Four Seasons di Firenze, Mauro Uliassi dell’Uliassi di Senigallia e Luciano Zazzeri de La Pineta di Marina di Bibbona. Chef che hanno affidato i loro piatti più significativi a ExtraWatches, dando vita a un prodotto in cui la cucina si fonde ai complessi meccanismi che regolano lo scorrere del tempo. Le lancette si muovono sul piatto dello chef che diviene così un piccolo capolavoro d’arte. Ogni dettaglio è leggibile e reale. La materia pittorica si confonde nella memoria con la materia edibile, in un gioco di rimandi continui tra i sensi che crea sinestesia. “Sono da sempre un grande appassionato di cucina – conclude Maffi – avrei voluto diventare chef, ma la scuola alberghiera era distante dal mio luogo di residenza, Bergamo, per cui, crescendo, ho potuto solo apprezzare la cucina dei grandi cuochi, quella francese compresa, che è innegabilmente notevole. In futuro non escludo che nasceranno altre serie limitate dedicate ad altri mestieri d’arte, che vanno dall’architettura alla scultura”.

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