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La birra senza glutine esce dalla nicchia. In arrivo anche nella Gdo

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La birra senza glutine esce dalla nicchia. In arrivo anche nella Gdo

Gradazione alcolica di 4,7% volume, colore giallo paglierino, fermentazione bassa, gusto moderatamente amaro, equilibrato di luppolo e malto, caratteristica particolare: senza glutine. È la carta di identità della nuova birra «senza glutine» firmata Peroni.
Non è la prima «bionda» che arriva sul mercato, ma finora si è trattato per lo più di produzioni limitate e di nicchia. Ora invece su questo fronte emergente sbarca in grande stile il gruppo Peroni.
Il lancio avverrà nel periodo natalizio, ma sarà in estate che ci sarà una presenza più consistente sugli scaffali della grande distribuzione. Il prodotto arriverà anche non immediatamente nella ristorazione.
La nuova Peroni è il risultato di un’attenta ricerca aziendale. Per ottenere il «senza glutine» si usa lo stesso processo produttivo del prodotto tradizionale. Quindi stessi ingredienti e cioè malto e granturco 100% italiani e stesso processo produttivo fino alla fase della fermentazione. A questo punto le linee si dividono e per il “free” si aggiunge l’enzima che abbatte il glutine. Il processo produttivo è anche più lungo perchè la birra viene sottoposta a due settimane di serrati controlli, anche dopo l’imbottigliamento. Sono quattro le fasi di analisi per garantire così un prodotto ultrasicuro ai celiaci.
Per ora il gruppo Peroni non azzarda numeri. Ma è evidente che si tratta di un business dalle grandi potenzialità.

In Italia 600mila celiaci

Secondo le ultime stime la celiachia è un’intolleranza alimentare sempre più frequente. In Italia si stimano circa 600mila celiaci, l’1% della popolazione. Se si aggiungono poi coloro che sono orientati per moda o comunque per maggiore sicurezza verso alimenti senza glutine si supera il 6% dei consumatori. «Oggi avere tra i propri marchi una variante senza glutine è una scelta fondamentale per venire incontro alle esigenze dei nostri consumatori, sia per coloro che altrimenti non potrebbero godere di una birra di qualità, ma anche per tutti coloro che scelgono di adottare una dieta senza glutine – ha spiegato Federico Sannella, direttore relazioni esterne di Birra Peroni– Per loro abbiamo lavorato garantendo un prodotto senza glutine scrupolosamente controllato in ogni passaggio della filiera, con le caratteristiche organolettiche del prodotto tradizionale. Soltanto dopo accurati test di laboratorio e industriali il prodotto è confezionato e certificato con il bollino Senza Glutine, garantito dall’Associazione Italiana Celiachia».
Sannella ha spiegato anche che in linea con la filosofia aziendale la birra senza glutine ha un prezzo solo lievemente più elevato delle tradizionali. Insomma anche chi è affetto da intolleranze alimentari potrà andare tranquillamente «a tutta birra».
«Vedere il marchio di birra più popolare in Italia con la scritta senza glutine – ha commentato Alfonso Del Forno, presidente di Nonsologlutine Onlus – è un forte segnale per una svolta epocale in questo settore, soprattutto nella direzione della normalizzazione di questo stile alimentare. L’auspicio è quello di poter considerare questo tipo di birra non destinata ai soli celiaci, ma come una opportunità d’acquisto per tutti coloro che, per scelta o necessità, desiderano bere senza glutine».

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