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Il futuro del cibo? Si legge al museo (in due grandi mostre a Roma e…

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Locandina

Il futuro del cibo? Si legge al museo (in due grandi mostre a Roma e Milano)

Come nutrire in modo sostenibile il pianeta? Come soddisfare i bisogni alimentari di 9 miliardi di persone negli anni a venire? Quali misure adottare per contrastare malnutrizione e insicurezza alimentare? E con quali strumenti combattere obesità e sovrappeso? Esplora ogni possibile soluzione “Food, Il futuro del cibo”, mostra fotografica, promossa da National Geographic, a Palazzo delle Esposizioni, a Roma fino al 1 marzo 2015. Una rassegna di immagini (corredata da grafici e testi di approfondimento) che fa luce su agricoltura e allevamento, acque, clima, territorio, foreste. Che racconta lo spreco alimentare e il nuovo volto della fame.
Parlano gli scatti di Robert Clark, Craig Cutler, Ashley Gilbertson, Robin Hammond, Kitra Cahana, Matthieu Paley, Antonio Politano, Jim Richardson, Brian Skerry, Paulette Tavormina: le trebbiature nel vento in Etiopia, l’essiccazione del riso e del mais nel Mali e nel Bangladesh, i piccoli agricoltori peruviani, le donne che sbucciano fave di cacao tostato a São Tomé, i campi del Mozambico ceduti ai cinesi per la coltivazione del riso, i cacciatori della Tanzania (lei usa un bastone con una lama per prendere i tuberi, lui un’ascia per estrarre i favi di miele dagli alberi), la Mensa Giovanni Paolo II della Caritas a Colle Oppio, dimostrano che il cibo è vita, connessione, celebrazione, sostentamento. E che è necessario promuovere l’uso sostenibile delle risorse naturali del pianeta e incoraggiare un’alimentazione più sana: è la missione di National Geographic Society (NGS) e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO).

Sfamare i popoli e proteggere gli ecosistemi della terra. Questioni racchiuse tutte in un seme. E sulle quali va a fondo anche “Food, la scienza dai semi al piatto” (prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Codice. Idee per la cultura, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE), un grande affresco multimediale allestito nelle sale del Museo di Storia naturale a Milano (fino al 28 giugno 2015). Genetisti, chimici, sociologi, antropologici cercano soluzioni alla fame nel mondo e alla tutela del pianeta, riflettendo innanzitutto sulla biodiversità e sull’importanza della sua conservazione. La questione è alimentare ma anche culturale, storica e naturale. Incroci, mutazioni, selezioni e spostamenti raccontano l’evoluzione degli alimenti. Che poi finiscono in cucina, quel laboratorio in cui il cuoco è anche un po’ scienziato. Ai visitatori più golosi e più curiosi sono dedicati gli scatti della celebre opera Modernist Cuisine, la bibbia della gastronomia molecolare che spopola negli Stati Uniti, a cura di Nathan Myhrvold, Chris Young e Maxime Bilet. Un percorso che anticipa tutti i temi di Expo 2015. Ma anche quello più vicino del Natale: quali segreti nasconde un pranzo natalizio in perfetto stile lombardo? E altrove, in Italia e nel mondo, cosa si mangia durante le feste? La risposta è al museo.

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