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Con il Trebbiano di Monte Netto Andrea Pirlo fa gol

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Andar per vini

Con il Trebbiano di Monte Netto Andrea Pirlo fa gol

Pochi chilometri a sud di Brescia, nel territorio dei comuni di Capriano del Colle, Poncarale e Flero, si erge un altopiano, il Monte Netto, proprio nel pieno della pianura Padana.
Sorge all’improvviso, alto circa 130 metri, è di origine alluvionale, formatosi nell’ultima glaciazione.
Su di esso vi è stata una ridotta antropizzazione ed un mantenimento di flora e fauna, tanto che dal 2007 vi è un parco agricolo che tutela i 2/3 del territorio: molto belli sono il bosco di Capriano del Colle, i piccoli laghetti e le piante di gelso.
Vi sono documenti del Cinquecento che già parlano della coltivazione della vite sul Monte Netto: nei secoli il vino prodotto era anche usato come cura per la pellagra.
Costituisce il territorio della Doc Capriano del Colle e della Igt Montenetto di Brescia: i vitigni più rappresentativi sono il Marzemino tra i rossi e il Trebbiano di Lugana tra i bianchi.
La zona vitata è inferiore ai 150 ettari, per una ventina di cantine.
Tra di queste conosco e apprezzo da anni i vini di Lazzari: la seconda cantina è la ragione del mio titolo, infatti è quella di Andrea Pirlo, centrocampista della Juventus e Nazionale.

Lazzari – Capriano del Colle (BS)
Agricoltori da sempre, con bisnonno Pasquale che ha costruito a fine Ottocento il cascinale tutt’ora sede della cantina.
Nonno Fausto produceva vino sfuso per parenti e amici dagli anni ’50: sono i figli Giovanni e Dario a puntare sulla viticoltura e sulla DOC Capriano del Colle.
La prima bottiglia è del 1993.
Decisamente coinvolto nella conduzione dell’azienda è Davide, il figlio di Giovanni.
Quando nel 2003 hanno deciso di applicare la pratica del diradamento in vigneto, nonno Fausto, non convidendola, per protesta ha smesso di andare in vigna: conflitti generazionali inevitabili anche in agricoltura.
Attualmente hanno una superficie vitata di 7 ettari, producono circa 35.000 bottiglie annue su 6 etichette.
Agronomo e consulente enologico è Angelo Divittini.
Azienda in conversione biologica dal 2013.
Da 4 anni stanno portando avanti un progetto di ricerca su un vitigno a bacca rossa in via d’estinzione: di più Davide non ha voluto dirmi, neppure dopo il quarto bicchiere.

Riserva degli Angeli Capriano del Colle DOC Riserva 2011
Le 5.000 bottiglie prodotte nell’annata sono un uvaggio al 60% di Marzemino, 20% di Merlot, 10% di Sangiovese e 10% di Cabernet.
L’etichetta rende omaggio agli Arcangeli Michele e Gabriele, Patroni di Capriano del Colle. La prima annata prodotta è il 2003.
Vendemmia manuale da fine settembre alla seconda metà di ottobre: solo il Marzemino fa 2 settimane di appassimento.
Vinificazione separata per vitigno in acciaio, affinamento separato in legno per 12 mesi ed infine si arriva all’assemblaggio in acciaio per altri 6 mesi.
Riposa in bottiglia per almeno 12 mesi.
Di colore rosso rubino, ha un’ampia varietà di profumi, evidente il caffè tostato e la terra bruciata, le spezie e le bacche di ginepro. Caratterizzante la nota balsamica, un piacevole vegetale verde e la presenza del frutto rosso, soprattutto come ciliegia sotto-spirito.
In bocca è di equilibrati tannini, buon corpo e struttura, corretta persistenza e piacevole vinosità. Prezzo in enoteca: 14,50 Euro

Pratum Coller – Flero (BS)
Siamo a Flero, è l’azienda di Andrea Pirlo, gestita prevalentemente da papà Luigi e dalla cognata Claudia, moglie del fratello Ivan.
Il nome deriva dalla frazione di Flero in cui è situata, Coler, anticamente Coller, e dal bel prato di 5 ettari antistante la cantina.
L’azienda è stata fondata nel 2007, per volontà di Luigi che ha voluto acquistare il cascinale adiacente alla sua casa natale.
Anche Andrea è un grande appassionato di vino e, tra una partita e l’altra, quando il tempo lo consente, gli piace confrontarsi con l’enologo dell’azienda, il giovane Lorenzo Piva.
Diamo qualche numero: 7 ettari di vigneto, prevalentemente Sangiovese, Merlot, Marzemino e Trebbiano di Lugana, che consentono di produrre circa 20.000 bottiglie, ripartite su 5 etichette diverse: un rosato, un bianco, due rossi ed un passito.
Caratteristica dell’azienda è l’applicazione dei principi dell’agricoltura biologica, con una grande attenzione al rispetto per la biodiversità: tutela delle acque, dei suoli, dell’aria e di tutti gli organismi.
Agronomo è Marco Tonni.

Nitor Montenetto di Brescia IGT 2013
Trebbiano di Lugana in purezza, prodotto in 1.800 bottiglie.
Gradazione del 13%.
Vendemmia manuale da fine ottobre, alla ricerca della botrite nobile.
Vinificazione in acciaio e affinamento sempre in acciaio per 9 mesi.
E’ un vino netto e pulito come dice il suo nome latino.
Molto bello il colore già giallo dagli evidenti riflessi dorati.
Al naso è intenso e penetrante, decisa la camomilla ed il fieno tagliato e messo a seccare, la mandorla e la nocciola.
In bocca è grasso, sapido, quasi imponente nella sua struttura: un bianco secondo me adatto all’invecchiamento. Spero di riassaggiarlo nel 2020. Prezzo in enoteca: 20-25 Euro

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