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Campari cede Limoncetta all'Amaro Lucano

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Campari cede Limoncetta all'Amaro Lucano

  • –di food24

Si parlava da tempo di dimissioni da parte del gruppo Campari. Oggi l’annuncio. Il gruppo Campari ha siglato un accordo per la vendita del business Limoncetta di Sorrento a Lucano 1894 S.r.l., a cui fa capo il  brand Amaro Lucano per 7 milioni di euro. L’area di business ceduta include la marca Limoncetta di Sorrento, liquore naturale a base di limoni di Sorrento, e il 100% del capitale sociale della società Alimenta S.r.l., che possiede lo stabilimento per la produzione del concentrato. La struttura dell’accordo prevede alcuni aggiustamenti di prezzo, successivi alla data del closing,legati ai valori di magazzino e di altre attività e passività. In base all’accordo di vendita il Gruppo Campari continuerà a gestire le attività di imbottigliamento di Limoncetta di Sorrento per conto di Lucano 1894 S.r.l. presso il proprio stabilimento di Finale Emilia fino a dicembre 2015. Il closing dell’operazione è previsto per il 30 gennaio 2015. La marca Limoncetta era entrata a far parte del Gruppo Campari a giugno 2014 nell’ambito dell’acquisizione del Gruppo Averna, proprietario, in particolare, dei brand Amaro Averna e Braulio.

Vendita della divisione Federated Pharmaceutical in Giamaica

Campari h anche siglato un accordo per la vendita della divisione Federated Pharmaceutical di J. Wray & Nephew Limited (società interamente controllata da Davide Campari-Milano S.p.A.) alla società Kirk Distributors Limited in Giamaica. Il corrispettivo dell’operazione è pari a 14,4 milioni di dollari (11,8 milioni di euro) in assenza di cassa o debito finanziario. Il closing dell’operazione è previsto entro il 31 marzo 2015. La divisione Federated Pharmaceutical di J. Wray & Nephew Limited è entrata a far parte del Gruppo Campari nel 2012 nell’ambito dell’acquisizione di Lascelles deMercado & Co. Limited, che includeva un portafoglio unico a livello internazionale di rum premium e overproof guidato dal brand Appleton Estate, e alcune attività locali non-core.

L’impatto di perimetro atteso da queste cessioni sulle vendite Campari- spiega il gruppo – è inferiore a 1% su base annua. Queste operazioni – si legge nel comunicato Campari – “confermano la strategia del gruppo di rafforzare ulteriormente il proprio focus sul portafoglio Spirit di rilevanza strategica e a elevato margine attraverso la razionalizzazione delle attività non prioritarie”.

Davide Campari-Milano S.p.A., con le sue controllate (‘Gruppo Campari’), è presente in oltre 190 paesi. Il gruppo, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Il portafoglio conta oltre 50 marchi e si estende dagli spirits a vino e soft drink. I marchi riconosciuti a livello internazionale includono Aperol, Appleton Estate, Campari, Cinzano, SKYY e Wild Turkey. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari conta 16 impianti produttivi e 3 aziende vinicole in tutto il mondo.

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