Food24

Gli Earth Defenders: i paladini della terra africana nel Calendario Lavazza…

  • Abbonati
  • Accedi
Locandina

Gli Earth Defenders: i paladini della terra africana nel Calendario Lavazza 2015

Immagini al servizio di una buona causa. Catturano lo sguardo con la loro solenne ieraticità, i colori netti, l’umanità prorompente. È l’Africa di Steve McCurry, che sta dietro l’obiettivo, ma è anche l’Africa di Lavazza che lì si procura i caffè provenienti da coltivazioni sostenibili. Ed è soprattutto l’Africa del sogno di Carlin Petrini e di Slow Food, i 10mila orti da realizzare con i coltivatori di queste terre.

Dodici splendide foto per un calendario speciale. Chi era abituato alle edizioni glamour di Lavazza questa mattina alla presentazione delle immagini 2015 ha avuto un sobbalzo. Stessa impeccabile fattura degli altri anni, ma protagonisti del tutto diversi. Questa volta davanti alla macchina fotografica del celebre McCurry ci sono i produttori agricoli, gli Earth Defenders, come li definisce il calendario.

Molte donne, la paladina dell’olio di Argan in Marocco, la sentinella a guardia delle piantagioni di caffè in Etiopia, la coltivatrice di couscous di miglio in Senegal, e molti altri. Tutti accomunati dall’orgoglio della difesa della propria terra e delle proprie tradizioni.

“È un viaggio fotografico nelle storie di quotidiano eroismo di donne e uomini che ogni giorno con coraggio, dedizione e orgoglio difendono i propri progetti – spiega Lavazza -. Sono i simboli di speranza per le comunità locali, i portavoce di uno sviluppo possibile e di un futuro migliore”.

Dei 10mila orti obiettivo del progetto africano – ha annunciato Petrini – già 2.500 sono operativi. Il calendario Lavazza nasce anche con lo scopo di aiutare altri a partire. Per la prima volta, infatti, ne è stata realizzata un’edizione limitata (1000 esemplari) che verrà messa in vendita a 30 euro: il ricavato andrà a sostegno dell’iniziativa di Slow Food in Africa.

Per Lavazza non si tratta di una svolta sostenibile. Già dal 2002 è attivo il progetto Tierra! che sino ad oggi ha coinvolto otto comunità produttrici di caffè dall’Honduras alla Tanzania fino al Vietnam. Con tre direttrici fondamentali: qualità del prodotto finale (e quindi sostegno e formazione agli agricoltori), attenzione verso le condizioni di vita dei coltivatori (e quindi una remunerazione adeguata), tutela dell’ambiente. È tutto africano invece il progetto Kafa, che l’anno scorso ha portato l’azienda torinese in Etiopia, all’origine del caffè. Kafa è il nome della regione, riconosciuta nel 2010 come “biosfere riserve” dall’Unesco, in cui ha avuto origine la pianta di arabica, che qui cresce spontaneamente. Qui dunque Lavazza produce una mono-origine 100% arabica: chi la gusterà al Salone del Gusto (così come tutti gli altri caffè Tierra!) contribuirà a sostenere i progetti dei 10mila orti.

Gli amanti delle novità potranno invece assaggiare il Pourover coffee, caffè filtro preparato in tazza singola, con un portafiltro in legno o porcellana, e il Cold Brew coffee, un metodo di preparazione che si ottiene per macerazione del caffè, macinato in acqua e poi filtrato.

Le fotografie del calendario firmato McCurry (visibili nella gallery di Food24) sono invece esposte nella galleria che collega Lingotto Fiere e Oval. Di sicuro una delle mostre fotografiche più suggestive e piene di significato.

© Riproduzione riservata