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Cremonini conquista la ristorazione sui treni russi (un miliardo di…

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Cremonini conquista la ristorazione sui treni russi (un miliardo di passeggeri l'anno)

L’italianissima Cremonini diventa sovrana della ristorazione ferroviaria russa. Il gruppo modenese, di cui fa parte Chef Express, azienda specializzata nella ristorazione autostradale e a bordo treno (fatturato consolidato nel 2013 di circa 650 milioni di euro), ha infatti siglato un accordo con Ferrovie Russe che gli garantisce l’appalto per sviluppare i servizi di ristorazione nel settore. La firma è avvenuta lo scorso 19 giugno tra il presidente delle Ferrovie Russe, Vladimir I. Yakunin, e l’amministratore delegato del Gruppo Cremonini, Vincenzo Cremonini, in occasione dell’International Rail Business Forum in svolgimento a Sochi.

Un miliardo di passeggeri l’anno

“Grazie a questo accordo – spiega Vincenzo Cremonini – avremo la possibilità di sviluppare i servizi nella ristorazione a bordo dei treni ad alta velocità Sapsan e poi sulle linee a lunga percorrenza, pianificare la creazione di un network di centri logistici in tutta la Russia per servire il catering on board, e realizzare una rete di punti vendita nelle stazioni ferroviarie russe”.

Un’opportunità enorme se si considera che le Ferrovie Russe sono una delle più grandi compagnie di trasporto al mondo e la più importante azienda in Russia, con una rete ferroviaria di 85.200 km, oltre 1 milione di dipendenti, 1 miliardo di passeggeri all’anno e 1,2 miliardi di tonnellate di merci trasportate (il 42,3% del traffico merci complessivo della Russia), in un territorio sterminato che include 11 diversi fusi orari. L’azienda sovietica, oltre al trasporto di passeggeri e merci, gestisce il ciclo completo della costruzione e manutenzione della rete infrastrutturale e del parco mezzi viaggiante, la logistica, il trasporto container e i servizi d’ingegneria. Il business di Cremonini ha così la prospettiva di un ulteriore importante sviluppo in Russia, Paese in cui si trova già dal 1985 – allora si chiamava ancora Unione Sovietica -, quando la controllata Inalca ha iniziato le esportazioni di carne congelata e in scatola per il Governo sovietico e per vari enti pubblici. Dall’apertura del libero mercato nel 1989, hanno fatto seguito le azioni commerciali, fino all’inaugurazione della sede a Mosca, delle società controllate e delle piattaforme logistiche.

Un fatturato di 250 milioni in Russia

Oggi il gruppo presidia il mercato russo con cinque filiali per la distribuzione alimentare e un impianto per la produzione di hamburger. Gestisce oltre 1.500 referenze di tutti i generi alimentari: freschi (carne, formaggi, salumi), congelati e surgelati (carne, pesce, verdure) e secchi (pasta, olio, conserve di pomodoro, ecc.), e ha 3mila clienti (alberghi, ristoranti, catene di ristorazione), con una flotta di 80 camion frigoriferi. Nel 2013 Cremonini ha registrato nel mercato russo un fatturato di oltre 250 milioni di euro, con un Ebitda di circa 25 milioni di euro (+25% rispetto al 2012). Ma l’espansione ad Est non è destinata a fermarsi. Proprio quest’anno Inalca e la società d’investimenti austriaca Knightsbridge Group, attraverso Cascade International Holding, hanno siglato una partnership strategica per lo sviluppo congiunto delle attività di distribuzione alimentare e produzione di carne nei mercati dell’Eurasia (oltre alla Russia, Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Ucraina, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan). E’ stata creata Inalca Eurasia Holdings che controllerà tutte le attività sviluppate attualmente da Inalca in Russia. La società, controllata al 60% da Inalca, sarà partecipata al 40% da Cascade International (Knightsbridge Group, che ha investito circa 60 milioni di euro nel progetto, corrispondenti ad un equity value di oltre 150 milioni di euro).

Gruppo Cremonini, con le società Inalca e Montana (carni e trasformati), Marr (foodservice), Chef Express (ristorazione in autostrada, ferrovie, stazioni e bordo treno) e Roadhouse Grill (ristorazione commerciale), ha realizzato un fatturato complessivo 2013 di 3,5 miliardi di euro, di cui oltre 35% realizzato all’estero.

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