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Il cocktail di tendenza si beve nel barattotolo

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Il cocktail di tendenza si beve nel barattotolo

Spogliatevi dell’immaginario che nella vostra mente rappresentava il classico barattolo Quattro Stagioni: l’era della passata fatta in casa è appunto… passata. Simbolo per decenni di marmellate casalinghe e conserve della nonna, oggi il vasetto è diventato cool, emblema di movida all’avanguardia e giardinaggio ecochic. Nella rivisitazione post moderna di mode e oggetti targata anni 2000, anche il caro vecchio barattolo di vetro ha trovato infatti una nuova interpretazione. Anzi, più di una.

La vasocottura è di tendenza

Se gli amanti della tradizione continuano a usarlo per le conserve fatte in casa (arte praticata in Italia da 1 famiglia su 3), oggi i guru della cucina scrivono libri e post sulla vasocottura, che si ottiene sfruttando il vapore sprigionato all’interno del vaso chiuso durante il processo di cottura a bagnomaria. Dai ravioli alle zuppe, passando per il pesce, sembra che ogni cibo sia esaltato da questo metodo di cottura delicato. Ma non è finita qui.

Al bar drinking-in-a-jar

Partita dai locali alla moda di New York e di Shangai, anche in Italia è ormai scoppiata la mania del “drinking-in-a-jar”, ovvero bere nel vasetto: pare che sorseggiati in un barattolo made in Italy, anche i cocktail metropolitani sembrino più buoni. Tra i più celebri cockatil bar nostrani troviamo il 24 di Salò, (via Europa 2) dove tornare indietro con la memoria, immersi negli arredi tipici delle case delle nonne: macchine da scrivere, tavoli in legno, sofà di pelle invecchiata, carta da parati e lumi con frange. Il concetto di recupero del passato, avviene anche attraverso i barattoli Bormioli per servire drink e cocktail. Mentre a Torino lo Smile Tree (piazza della Consolata 9) usa i barattoli come parte integrante dei suoi scenografici drink. Stesso concetto applicato allo sperimentale Bitter Bar di Firenze (via de’ Pandolfini 39/c), dove i due eclettici gestori Gerardo e Cristian non disdegnano di adagiare i loro cocktail molecolari in ex barattoli di marmellata. Nel romano Ketumbar (via Galvani 24, al Testaccio), dallo spirito minimal e vocazione bio, invece, nei barattoli vengono servite anche le zuppe e il tiramisù. Ma la mania del drinking-in-a-jar arriva fino alle isole, dove a Caltanisetta (via Bellini 5) troviamo il 2d2.

Design alternativo

Per non parlare dei contenitori in vetro trasformati dagli interior decorator in lampadari, segnaposto, porta candele e vasi per i fiori o per le piantine aromatiche, nel segno di un design e di un’ispirazione creativa che ama reinterpretare questo oggetto evergreen, simbolo di cultura contadina e casalinga.

“Per anni il mondo di Quattro Stagioni è stato associato soltanto alla conservazione in casa – spiega Simona Ferrari, marketing manager prodotti per la conservazione in Bormioli Rocco –, ma ci siamo accorti che oggi non è più sufficiente a circoscrivere i valori del marchio, che sta accogliendo naturalmente nuovi significati e destinazioni d’uso. Abbiamo deciso, così, di assecondare questo cambiamento e di offrire al pubblico uno stimolo per guardare al Quattro Stagioni in modo nuovo, ispirato dalla creatività del consumatore e aperto alle idee, che sappiamo essere praticamente infinite”.

Dall’aperitivo in barattolo, alla cottura in vetro, passando per le pianticelle coltivate in vasetto, ecco una rassegna delle ultime tendenze in fatto di contenitori di vetro.

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