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Il ceo di Wind (con altri tre super-manager) lancia un marchio per i prodotti di qualità abruzzesi

Una vetrina, a costo zero, sulla qualità dell’Abruzzo e del made in Italy. È il traguardo che ha dato i natali a Italia Autentica, il marchio presentato stamattina da un quartetto di manager composto da Maximo Ibarra (amministratore delegato Wind), Mauro Cianti (ad Don the fuller jeans),  Silvio Lancione (direttore generale BCC Pratola Peligna) e Roberto Marinucci (ad Fater). L’iniziativa mira a “far esprimere” le eccellenze di produzione e microproduzione della gastronomia locale. Sul piatto ci sono otto aziende, una platea di clienti esteri e tutto quello che richiama le fragranze della culla d’origine del progetto, la Valle Peligna: aglio rosso di Sulmona, olio d’oliva, Montepulciano, dolci come le “pizzelle”… Il network,  secondo le stime del ceo Wind Ibarra, potrebbe far «raddoppiare, e perché no, triplicare» il giro d’affari nell’arco di due o tre anni.

Un marchio (gratuito) a garanzia di qualità e autenticità abruzzese

Il marchio è assegnato a titolo gratuito alle società che rispondono a criteri di qualità e, naturalmente, “autenticità” dell’essenza abruzzese. Il fatturato delle aziende in ballo oscilla – nei casi singoli – dai 100mila euro a più di un milione e mezzo: l’obiettivo è fare squadra, con una linea di “volontariato economico” senza fini di lucro e ritorni diversi dalla propulsione del territorio. I super manager forniscono consigli di strategia, marketing e sviluppo del business a imprenditori o aspiranti tali. Le aziende mantengono gli standard di affidabilità garantiti dal marchio. Fuori dai confini è già scattato l’interesse di buyer da Cina, Corea del Sud, Brasile, Sud Africa… Il principio è semplice: conservare la qualità “irripetibile” dei prodotti di nicchia, con un’apertura a export ed e-commerce che dia il giusto peso alle eccellenza in sordina del territorio.

Ibarra (Wind): raddoppio del giro d’affari per le aziende locali

«L’iniziativa nasce con l’obiettivo di sostenere gli imprenditori o quelli che vorrebbero essere imprenditori» spiega Ibarra. Secondo l’ad Wind, la produzione locale non ha nulla da invidiare ai brand più blasonati. La prima consulenza, non a caso, è «sapersi raccontare» a un pubblico straniero che sogna il made in Italy e l’unicità di un rosso di Montepulciano o del dolciario abruzzese:  «La consulenza è “narrare” meglio il prodotto, farsi conoscere: proviamo a valorizzare il tutto con il marchio – spiega Ibarra – il secondo step è metterli a contatto con canali di distribuzione». Insomma, «un modello collaborativo con un unico obiettivo: crescere».

E-commerce, via privilegiata per i prodotti di nicchia

Gli sviluppi non possono che essere su esportazioni e commercio elettronico. «Per quanto riguarda l’export è un discorso decisivo: ci sono già interessi su mercati asiatici (Cina), sud America (Brasile) e africani (Sud Africano). E l’e-commerce? Alcuni obiettano che la tipicità sia, appunto, troppo “tipica” per resistere al mercato della rete… «Io opero nel settore delle telecomunicazioni e so benissimo che potenziali ci sono – fa notare Ibarra – anche i produttori più locali possono adattarsi a un modello distributivo». Il target è in bilico tra le due anime di Italia Autentica: origine locale, sbocchi senza confini. Dalla micro azienda all’alta gamma estera: «Il consumatore di alta fascia chiede un prodotto di nicchia – sottolinea il Ceo Wind – bisogna conservare il dato qualitativo, la tipicità del territorio e dei sapori della Valle Peligna. Ma metterlo a disposizione di un canale globali».

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