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Vino

Difesa del marchio, lotta alla burocrazia, promozione: la ricetta del nuovo presidente Federvini

Difesa del marchio, lotta alla burocrazia e promozione centrata su prodotti chiave del Made in Italy: il vino, ma anche gli spirits e gli aceti. Insomma la difesa del “Made in Italy liquido”. È questo in sintesi il programma di Sandro Boscaini, neo presidente di Federvini, che sostituirà per il prossimo triennio alla guida dell’associazione delle imprese dei vini, dei distillati degli alcolici e degli aceti, Lamberto Vallarino Gancia che lascia la presidenza dopo ben due mandati.

Il traino del vino

Il prodotto simbolo però non può che essere il vino “per il quale – spiega Boscaini – vanno analizzate con maggiore attenzione sia le criticità dell’export (il cui trend finora positivo non può essere dato per scontato) come vanno aggredite con maggiore forza le difficoltà del mercato interno. Il vino è il prodotto più rappresentativo, ma anche il driver di un segmento che conta anche su altro: gli spirits e gli aceti”.

Un bouquet di prodotti rappresentativi del Made in Italy

Si tratta di settori che secondo il neo presidente di Federvini non vanno considerati in maniera disgiunta. “Vini, alcolici e aceti sono prodotti rappresentativi dei diversi territori italiani – aggiunge – e che il buon gusto e la nostra storia hanno portato fino a noi. Prodotti che hanno la loro forza e forse il segreto del loro successo nella propria semplicità”.

Sinergia fra marchi aziendali e collettivi

Un accento particolare verrà posto sull’importanza dei marchi e sulla necessità che brand aziendali e marchi collettivi lavorino insieme. “Occorre inaugurare una logica nuova centrata sulla collaborazione – dice ancora Boscaini – perché etichette private e Doc non sono strumenti alternativi mentre talvolta in passato lo sono stati. Mentre non può esistere una grande Doc senza una cantina che faccia da traino a quei prodotti”.

Lotta a tutto campo alla burocrazia

E infine fra le priorità della nuova presidenza non può non esserci la lotta alla burocrazia. “Sotto questo aspetto – conclude Boscaini – molte attese sono per il Testo unico della vite e del vino. Un provvedimento che sta affrontando il proprio iter legislativo e che proprio in questi giorni ha incassato un importante risultato: la Coldiretti che finora era rimasta ai margini ha deciso di aderire al progetto dando il proprio contributo. E un progetto condiviso dall’intera filiera (cosa che finora non era) è di certo un progetto più forte”.

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