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Nostalgia dell'Italia? Ecco gli indirizzi giusti a Hong Kong

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Nostalgia dell'Italia? Ecco gli indirizzi giusti a Hong Kong

Hong Kong è il palcoscenico asiatico più importante per l’enogastronomia; l’abolizione delle tasse per i prodotti enogastronomici, le continue contaminazioni tra culture diverse e la passione di chef che arrivano da
lontano per sperimentare, contribuiscono a stupire gli esigenti palati hongkonghini. Hong Kong e Macao, inoltre, sono le uniche due città cinesi recensite dalla guida Michelin e questo per tutti gli attori del mercato costituisce uno stimolo continuo a migliorarsi, ottimizzando le tante iniziative volute dal governo per consolidare una vera cultura gourmet e incoraggiare nuovi investimenti.

Umberto Bombana, tre stelle Michelin

Tra le tante cucine di altissimo livello che si contendono i gourmet, quella italiana è sicuramente tra le più amate. “La nostra cucina è sul podio delle preferite dai gourmet asiatici che vivono o visitano HK – dice Umberto Bombana,
unico chef italiano premiato con tre stelle Michelin fuori dai confini del bel – professionalità, bellissime
location e ingredienti di altissima qualità permettono a noi cuochi di valorizzare anche i piatti più complessi”. Il suo ristorante 8 ½ Otto e Mezzo Bombana propone piatti tipici piemontesi, ma non solo, è al decimo posto nella classifica Asia’s 50 Best Restaurant 2014 di San Pellegrino e, grazie alla preziosa collaborazione del general manager Antonio Bombini, ospita tutti gli anni l’asta del tartufo bianco d’Alba. Bombana, infatti, è l’ambasciatore del tartufo bianco in Asia e i suoi piatti valorizzano il prezioso fungo nel migliore dei modi. Lo stesso gruppo proprietario di 8 ½ Otto e Mezzo Bombana, inoltre, ha da poco inaugurato Ciak, dove viene proposta la cucina italiana più semplice, ma di qualità, come pasta pizza e dolci. Ciak è anche un negozio per la vendita
diretta di vino e prodotti gastronomici.

La ristorazione italiana è molto presente nelle sue varie declinazioni; pizzerie, piadinerie, ma anche ristoranti siciliani, piemontesi e romani. Se un italiano soffre di nostalgia, può ritrovare la comunità italiana a La Piola, il ristorante piemontese famoso per l’aperitivo; tutte le sere expat di tutte le età si riuniscono per consumare fiumi di Spritz, uno dei drink italiani più famosi in Asia. Enrico Gili, socio de La Piola insieme al ceco Miraczech Olsak, ha scelto una posizione strategica e molto bella, a due passi dal centrale quartiere di Soho.

Lontano dal centro, sulla terra ferma di Kawloon, troviamo invece Messina, lo chef Francesco Grego propone una cucina tradizionale siciliana, utilizzando esclusivamente prodotti che arrivano dalla Sicilia e che vengono importati direttamente da Ko Dining, gruppo proprietario del ristorante, o dai tanti distributori di fine food che selezionano i prodotti in Italia. Il ristorante si trova al quinto piano di un bellissimo edificio dal quale si può ammirare l’isola di Hong Kong e, in particolare, il grande palazzo di IFC cornice del ristorante Isola, punto di riferimento per chi cerca l’Italia nei piatti, ma anche nel mood e nel calore. Carlo Speranza, restaurant manager sin dall’apertura dieci anni fa, è considerato dagli italiani il “sindaco di Hong Kong”; generoso e divertente, ma anche preparato e curioso, Carlo è l’italiano che meglio ci rappresenta, cosi lontano dagli standard degli F&B cinesi.
Isola è senza dubbio il posto italiano per eccellenza, costoso ma non troppo, elegante ma non troppo, perfetto per un brunch domenicale con tutta la famiglia, ma anche per una cena romantica impreziosita da una terrazza con
vista mozzafiato e dai piatti ricercati di Giorgio Antoniella.

Insieme a Carlo, lo chef che ha pensato Isola è Gian Domenico Caprioli; ma il cuoco da qualche anno ha deciso di dedicarsi a un progetto tutto suo inaugurando Giando con la collaborazione di Roger Chan, direttore della società Meta Design che distribuisce prodotti italiani come Lavazza, Campari e Peroni. Giando è molto amato da italiani e hongkonghini ma anche dai francesi. La linea gastronomica di Gian Domenico è molto semplice ma ricercata, e gli ingredienti sono personalmente selezionati dallo chef, rispettoso della stagionalità italiana. Molti dei vini sono direttamente importanti da Gianni e ci piace segnalare l’iniziativa dello chef di aprire ai clienti la sua dispensa; tutti i sabati, infatti, si svolge Giando’s market e si possono acquistare a un prezzo conveniente i prodotti italiani di solito destinati solo alla ristorazione.

Ultimo in ordine d’arrivo lo chef premiato con due stelle Michelin Pino Lavarra; iniziato a Putignano, il percorso dello chef Lavarra è stato lungo e pieno di successi ottenuti in Germania, Inghilterra e Malesia. Il Ritz Carlton l’ha voluto a Hong Kong per il ristorante Tosca, dove ha portato le tradizioni del Sud Italia arricchite dai principali
ingredienti della cultura asiatica. Il Ritz-Carlton HK è l’hotel più in alto del mondo e ospita ben sei ristoranti tra cui l’italiano Tosca, il due stelle Michelin cinese Tin Lung Heen e il The Lounge and Bar. All’ultimo piano, il Bar Ozone,
una splendida location che accoglie il bar più in alto del mondo; a 490 metri sopra il livello del mare.

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