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Giovani e vino: degustazioni hi-tech e la app che associa a ogni sorso…

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Vino

Giovani e vino: degustazioni hi-tech e la app che associa a ogni sorso lo stato d'animo

Vino, la carica dei giovani imprenditori. Le degustazioni “eco-sostenibili” di Anga

Nel vino, l’età fa la differenza. Per chi lo beve e per chi lo produce: Anga, costola giovanile di Confragricoltura, va all’assalto del Vinitaly 2014 con una massiccia presenza di imprenditori under 30. Il menù è ampio: stand, degustazioni con calice e tablet, incontri sulla produzione eco-sostenibile… «I giovani,sono pronti ad innovare e capaci di anticipare gusti e tendenze. E-commerce e aggregazione sono “di casa” in Anga» ha spiegato Raffaele Maiorano, presidente dei Giovani di Confagricoltura, nella presentazione delle “sue” attività tra i padiglioni del salone di Verona. I filoni più adatti alle nuove leve della viticoltura? Comunicazione e marketing, le nuove frontiere per chi rinfresca il made in Italy con startup e nuove strategie di export. Ma anche tutto quello che ruota sul green, nel terzetto di priorità identificato proprio da Maiorano con «sostenibilità, recupero dei sottoprodotti e sperimentazione».

Brindisi green e degustazioni “hi-tech”

Oggi, nella giornata di chiusura del salone, giovani e giovanissimi produttori di Anga «ci mettono la faccia» con una degustazione guidata alle eccellenze dell’enagastronomia nelle 20 regioni italiane. La carta dei vini esposti dai giovani iscritti a Confragricoltura include Vermentino di Gallura, Chianti Classico Docg, Refosco… E sul fronte tech? Under 30 (e non) hanno partecipato alle degustazioni in calendario lunedì 7 e martedì 8 aprie con una dotazione diversa da listino e assaggi: un i-pad. Ogni partecipante ha potuto sperimentare e dire la sua su etichetta e azienda grazie a un’app installata sul tablet: a padiglioni chiusi, i risultati confluiranno nel database di Vinitaly per analisi di market.

Il vino non è più sexy? Le app di H-Farm

E a proposito di app. Giovani e vino si sono appena incrociati a H-Farm, la fucina di start up con quartier generale a Roncade (Treviso). H-ack wine, la maratona per imprenditori digital in programma tra l’1 e il 2 marzo, ha sfornato tre team vincenti e una girandola di progetti in sviluppo sul rapporto tra vino, nuove generazioni e nuovi mercati. Tre i contest, per tre aziende capofila: due etichette di lunghissima tradizione come Allegrini e Ferrari  e la stessa Vinitaly International. Perché i giovani, perché il vino? «I giovani devono trovare la soluzione per promuovere il vino, prima di tutto in Italia. Serve lo strumento che rende il vino sinonimo di giovane, moderno o “sexy, trendy” ha spiegato al Sole 24 Ore Stevie Kim, managing director di Vinitaly International e ambasciatrice del suo brand fuori dai confini italiani – Io non so come funzioni la mente dei giovani… Devono pensarci loro!». La risposta è arrivata da Hick-me, una app “photo-social” che associa ad ogni sorso uno stato d’animo: chi deve stappare una bottiglia indica sullo schermo l’emozione che lo rappresenta di più in quel momento, l’immagine corrispondente indica la bottiglia più adatta al brindisi.

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