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Giovani e donne: Regione per Regione i sostegni alle startup agricole

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Giovani e donne: Regione per Regione i sostegni alle startup agricole

Giovani e donne sono sempre più disposti a investire in un’impresa agricola o artigianale. Ecco una rassegna dei bandi più interessanti che le Regioni mettono a disposizione per loro, pubblicati nell’ultimo mese.

Piemonte – Agevolare l’accesso al credito alle piccole imprese e startup gestite da donne giovani è l’obiettivo del fondo di garanzia messo a disposizione della Regione Piemonte, in collaborazione con Finpiemonte SPA. Il bando è rivolto alle aziende del territorio appena costituite, che al momento della presentazione della domanda siano attive da almeno 12 mesi, e consente di aver accesso a una garanzia gratuita sull’80% di un finanziamento agevolato per una cifra compresa tra 5mila e 40mila euro rimborsabili in 48 mesi con rate trimestrali, in caso di importo non superiore a 20mila euro, e in 72 mesi per importi superiori a 20mila euro. Per la presentazione della domanda e ulteriori informazioni relative al bando, è possibile consultare il sito di Finpiemonte.

Liguria – In attesa della nuova Programmazione di Sviluppo Rurale 2014-2020, la Regione Liguria ha rimodulato il precedente PSR riaprendo nuovi bandi a sostegno delle imprese agricole locali. La Giunta Regionale ha deciso così di stanziare oltre 49 milioni di euro a favore di aziende ed enti pubblici, fra cui 11,5 milioni per l’insediamento di giovani agricoltori. Oltre dieci milioni saranno invece destinati all’ammodernamento delle imprese agricole, cinque per la costruzione di muretti a secco, tre milioni di euro per il ripristino della produzione agricola danneggiata dalle calamità naturali e l’introduzione di misure di prevenzione. Sarà possibile presentare domanda a partire dal prossimo 6 marzo fino al 30 giugno. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web della Regione.

Lombardia – Startup e Restart: questi i due bandi promossi dalla regione Lombardia, a favore dei giovani imprenditori locali, per incentivare la creazione e lo sviluppo di imprese. Un progetto sviluppato nell’ambito del Programma integrato d’interventi a sostegno della creazione d’impresa, che prevede finanziamenti diretti a medio termine e tasso agevolato e contributi a fondo perduto per l’acquisizione dei servizi di affiancamento. I fondi ammontano complessivamente a 30 milioni di euro. Tutte le imprese che vorranno partecipare al bando dovranno avere sede operativa o domicilio fiscale in Lombardia. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web del progetto www.re-startup.regione.lombardia.it.

Veneto – Un fondo pari a 2 milioni di euro che sosterrà nuove idee imprenditoriali e iniziative volte alla creazione di nuovi posti di lavoro attraverso attività di formazione, tirocinio e sostegno nella fase di startup dell’azienda. Questo l’obiettivo del bando “Imprendiamo”, iniziativa promossa dalla Regione Veneto e rivolta a disoccupati e occupati presenti sul territorio, per finanziare startup e autoimprenditorialità. Le domande di ammissione al finanziamento dovranno pervenire entro il 31 marzo. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito della Regione.

Emilia Romagna – Centosei milioni di euro per sostenere e promuovere il settore agricolo. È l’importo complessivo di finanziamenti che la Regione ha attivato in Emilia Romagna per incentivare le imprese agricole, e in modo particolare i giovani imprenditori under 40. Il progetto si rivolge ad ogni genere d’impresa, indipendentemente dal settore di produzione, con una priorità riservata ai giovani agricoltori. Ciascuna azienda potrà richiedere un finanziamento con un importo massimo pari a 150mila euro, che dovrà essere calcolato attraverso parametri definiti con riferimento alle superfici coltivate, ai capi allevati o alle attività svolte. Le domande potranno essere presentate entro il 14 marzo. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web della Regione.

Umbria – In arrivo 660mila euro per sostenere giovani imprenditori e startup del territorio. È quanto ha deliberato la Giunta della Regione Umbria, nell’ambito della legge 12/95 per la promozione di nuove iniziative imprenditoriali. Il provvedimento conta su un fondo rotativo e prevede finanziamenti a tasso zero per progetti di investimento di imprese costituite prevalentemente da giovani under 35. Ogni singolo progetto potrà usufruire di un finanziamento pari ad un massimo di 66mila euro, mentre le risorse andranno a coprire il 75% delle spese di investimento. Domande presentabili dal primo febbraio al 31 maggio. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito della regione Umbria.

Lazio – Centomila euro fino al 30 novembre per investimenti in beni materiali e immateriali. Questo l’ammontare del finanziamento per startup e piccola e media impresa, messo a disposizione da Unionfidi Lazio verso tutti i titolari di imprese costituite da non più di 21 mesi e residenti nelle province di Viterbo, Rieti, Latina, Frosinone e Roma. A beneficiare del finanziamento per startup saranno imprese del settore dell’artigianato, agricoltura, commercio e servizi, industria e turismo. Il finanziamento “Nuove Imprese”, invece, mette a disposizione fondi fino a 50mila euro per la durata massima di cinque anni. Le imprese dovranno avere sede legale e operativa in Lazio e iscrizione alla Cciaa da non più di 18 mesi. Ecco i settori interessati: artigianato, agricoltura, commercio e servizi, industria e turismo. Le imprese situate nel comune di Roma ed iscritte alla Cciaa avranno, inoltre, la possibilità di scegliere fra altri due finanziamenti, con importo fino a 100mila euro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito Unionfidi Lazio.

Puglia – Nidi, “Nuove Iniziative d’Impresa”, è l’incentivo della Regione Puglia: 54 milioni di euro per combattere la disoccupazione con l’autoimpiego. Possono richiedere le agevolazioni coloro che intendono avviare una nuova impresa o siano titolari di un’azienda costituita da meno di 6 mesi ed inattiva. L’impresa dovrà essere partecipata per almeno la metà, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie: giovani con età compresa tra 18 anni e 35 anni; donne di età superiore a 18 anni; disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato negli ultimi 3 mesi; persone in procinto di perdere un posto di lavoro; lavoratori precari con partita Iva (meno di 30mila euro di fatturato e massimo 2 committenti). Tra i settori agevolati, la ristorazione con cucina. Per informazioni consultare il sito della Regione Puglia.

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