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Da Diabolik la lager è gelida come Ginko, le cameriere tutte bionde…

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Da Diabolik la lager è gelida come Ginko, le cameriere tutte bionde con occhi azzurri

“Non rubate a casa dei ladri”, è il consiglio che Maurizio Bucci dà ai clienti del suo ‘Diabolik’, il primo (e nelle intenzioni non unico) locale italiano dedicato al ladro più fascinoso della storia.

Si dice che i romagnoli abbiano dello ‘sbuzzo’, cioè della fantasia buona per gli affari e, entrando nel pub-pizzeria del centro di Ravenna, non si può che convenirne. Tra tavole gigantesche, fedeli riproduzioni delle originali firmate dalle sorelle Giussani, menù fumetto e cameriere rigorosamente bionde con gli occhi azzurri (che non si poteva proprio averle more con gli occhi neri, le cameriere del Diabolik), si ha l’imbarazzo della scelta tra pizze, hamburger e birre.

Ma che nessuno si aspetti di ordinare un doppio cheese con una bionda (non la cameriera), perché qui le cose sono state fatte per bene e i panini, come le birre, hanno i nomi dei personaggi dei fumetti. Partendo dalle spine si può scegliere tra la Eva Kant, evidentemente chiara, la Diabolik, ambrata e la Ginko, gelida lager. Una volta sistemata la sete si passa a riempire lo stomaco con la possibilità di scegliere tra pizze tradizionali (con la sole eccezione della Caverna di Diabolik, un calzone misterioso farcito) e hamburger fatti con prodotti di prima scelta.

“Abbiamo il Diabolik: carne di manzo, pancetta di Mora Romagnola, cipolla, parmigiano e insalata Iceberg – spiega Bucci – l’Eva che unisce alla carne melanzane e pomodoro bio, il Ginko che è un doppio hamburger con uovo all’occhio di bue e pancetta di Mora arrotolata (un po’ pesante ‘sto Ginko verrebbe da dire, ndr) e l’Altea (per i profani la algidissima e straricca fidanzata dell’ispettore) a base di strologhino di culatello”.

Il locale, inaugurato lo scorso 14 dicembre, si trova in un complesso di recente ristrutturazione, l’ex cinema Mariani ed è stato completamente pensato da Maurizio Bucci, cultore appassionato del fumetto di cui possiede l’intera raccolta in circa 800 volumi che mette a disposizione dei suoi clienti: “Ho pensato a Diabolik per due ragioni principali –spiega – innanzitutto perché è il solo fumetto italiano che resiste in edicola da oltre 50 anni, e poi perché a firmarlo sono state due donne e, si sa, le donne hanno una sensibilità diversa per certe cose. C’è anche da dire che Diabolik ed Eva amano la vita mondana, vanno spesso a cena fuori, quindi…”.

Ma non è un po’ rischioso chiamare un ristorante con il nome di un ladro, ci potrebbe essere chi pensa di poter mangiare e prendere la porta (in maniera più o meno rocambolesca) senza pagare il conto: “Per niente – ride Bucci – Diabolik è un ladro di diamanti, mica uno che deruba i ristoranti. Quando va a mangiare fuori paga sempre il conto”. Vero, ma Diabolik è nato nel ’62 e mica c’era la crisi globale.

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